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Nucleare, la Clinton avverte l'Iran: non aspetteremo all'infinito

Il segretario di Stato americano ammonisce Teheran a rispettare gli obblighi internazionali. L'Iran intanto fa sapere che siederà al tavolo ma "se i colloqui falliranno, l'Iran scriverà una lettera all'Aiea per annunciare che agirà da solo per fornire combustibile al reattore iraniano"

Nucleare, la Clinton avverte l'Iran: non aspetteremo all'infinito

Londra - Hillary Clinton alza la pressione sull'Iran, segnalando che il tempo del negoziato sul nucleare non è illimitato. "La comunità internazionale - ha detto da Londra, dove ha iniziato una missione di cinque giorni in Europa - non aspetterà all'infinito per vedere la prova che l'Iran è pronto a rispettare i suoi obblighi internazionali". Ovvero, che non sta costruendo ordigni nucleari. Il segretario di Stato Usa ha definito "costruttivo" l'incontro avvenuto il primo ottobre a Ginevra tra l'Iran e le sei potenze che negoziano sul nucleare, ma ha aggiunto che "le parole non bastano".

Il ministro degli Esteri britannico David Miliband, che ha incontrato Clinton ha affermato che l'Iran "non avrà un'occasione migliore" per stabilire normali rapporti con il resto del mondo. "Ma deve iniziare a comportarsi come un paese normale", ha aggiunto. La Gran Bretagna e gli Usa sono parte del gruppo dei sei che tentano la strada diplomatica con Teheran. A Ginevra l'Iran ha accettato di consentire agli esperti dell'Onu di ispezionare un nuovo impianto per l'arricchimento dell'uranio nei pressi della città di Qom. Quell'intesa ha per il momento evitato immediate, più dure sanzioni contro Teheran

L'Iran ha la tecnologia per arricchire autonomamente l'uranio, in caso fallissero i negoziati con le potenze occidentali. Lo ha detto un portavoce dell'agenzia atomica iraniana, Ali Shirzadian, citato dal quotidiano Pul. "L'Iran possiede la tecnologia per arricchire l'uranio autonomamente, ciononostante Teheran si siederà al tavolo dei negoziati", ha detto Shirzadian: "Se i colloqui falliranno, l'Iran scriverà una lettera all'Aiea per annunciare che agirà da solo per fornire combustibile al reattore iraniano". Nel vertice del 1 ottobre scorso a Ginevra, Teheran ha accettato di inviare circa l'80% della propria riserva di uranio in Russia e Francia per il riprocessamento del materiale, che poi verrebbe riconsegnato all'Iran per essere utilizzato come combustibile.

Gli osservatori hanno sottolineato che le scorte iraniane di uranio non sono al momento utilizzate, visto che Teheran non ha ancora attivato alcun impianto, e che potrebbero essere utili a sviluppare armamenti .

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