Politica

Nuova grana per Cuffaro: Riscossione Sicilia minaccia di pignorargli la casa

Ai familiari dell'ex governatore che sta scontando sette anni in carcere, il 29 maggio scorso, è arrivato l'avviso dall'ente che riscuote le tasse nell'Isola: o salda entro un mese un debito di oltre 181mila euro oppure scatterà l'ipoteca sulla sua abitazione

Non c'è pace per Totò Cuffaro, l'ex governatore di Sicilia che sta scontando in carcere, a Rebibbia, sette anni per favoreggiamento aggravato alla mafia. A pochi giorni dalla notizia che sono finiti sotto indagine alcuni politici, di vari partiti - per tutti il sottosegretario Simona Vicari - che sono andati a trovarlo in carcere, ecco che arriva un'altra tegola, che nulla c'entra con inchieste e mafia ma che è se è possibile ancora più pesante: la Regione che lui ha guidato, o meglio Riscossione Sicilia, la partecipata siciliana che si occupa della riscossione delle tasse, ha notificato al suo domicilio fiscale il 29 maggio scorso un avviso di imminente accensione di ipoteca, sul suo appartamento di Palermo. Il motivo? Un debito di 181mila euro, legato a danni erariali e a soldi dovuto per lasua pregressa attività di governatore. Il debitore, spiega l'avviso, deve provvedere a saldare entro un mese o almeno cominciare a rateizzare la rateizzazione. Altrimenti sarà iscritta ipoteca sull'abitazione.
Una tegola. L'azione di recupero crediti riguarda anche altri ex deputati regionali, ma per loro il problema non si pone perché la rateizzazione può essere fatta sul vitalizio. Vitalizio che invece recentemente a Cuffaro è stato tolto per la sua posizione di condannato in via definitiva. «Riscossione Sicilia - ha spiegato il presidente della partecipata Antonio Fiumefreddo - ha iniziato la procedura di recupero crediti così come con tutti gli altri deputati ed ex deputati, oltre che per gli eredi titolari di vitalizio. Nel caso di Cuffaro -ha proseguito - visto che il vitalizio dell'ex governatore non risulta più fra quelli erogati dall' Ars, si è seguita questa procedura. Non è un accanimento, è semplicemente il rispetto delle regole».
I soldi che l'ex governatore deve all'erario sono di vario tipo. La parte più gravosa dell'importo riguarda i danni erariali tutti iscritti con «anno di riferimento 2013».

Cuffaro può anche fare opposizione al giudice tributario entro 60 giorni.

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