Roma

La nuova sfida della Polverini? La sua giunta

La rimonta entusiasmante e il miracolo materializzatosi nella notte magica di piazza del Popolo appartengono già al passato. Come le emozioni e le polemiche. Ora è tempo di rimboccarsi le maniche e passare ai fatti concreti. Renata Polverini non ha avuto neppure il tempo di recuperare qualche ora di sonno perduto che si è trovata immersa nel primo vertice operativo. In realtà l’incontro di ieri con il sindaco Gianni Alemanno, il responsabile elettorale Andrea Augello e il coordinatore regionale Vincenzo Piso è stato piuttosto informale, però si è cominciato a parlare della giunta e dei primi impegni che attendono la neo-presidente subito dopo l’insediamento ufficiale. È stata smentita l’ipotesi di distribuire assessorati come «premi di consolazione» ai candidati della lista esclusa dalle elezioni. I componenti della giunta saranno scelti per «merito e professionalità, risponderanno anche al risultato elettorale - ha spiegato Polverini - Ci sarà una partecipazione di tutte le province e la partecipazione delle donne prevista dalla legge regionale e perché no, anche di più». Alemanno ha comunque garantito che «tutte le persone che si sono impegnate in questi 10 giorni favolosi ed eroici saranno premiate. Troveremo il modo di valorizzarle nel partito e nelle istituzioni. Sono persone che hanno dato il cuore e il cervello, e hanno fatto una bellissima prova».
Non è difficile ipotizzare nomi e, forse, anche incarichi, visto che della nuova maggioranza di centrodestra faranno parte quasi tutti esordienti, salvo Francesco Storace che qualche esperienza di governo ce l’ha, e non da ora. Intanto ci sono i consiglieri uscenti dalla Pisana e quelli provenienti dal Campidoglio. Tanto che lo stesso Alemanno non ha escluso la possibilità di un rimpasto nella sua giunta. Marco Visconti, per esempio, potrebbe avere un incarico, visto che ha sponsorizzato Mario Brozzi (oltre 22mila voti) assieme a Pietro Di Paolo. Oppure Tommaso Luzzi che ha appoggiato Abbate o il supervotato Claudio Fazzone. Tra le donne, in pole position Isabella Rauti, ma anche Olimpia Tarzia e Mariella Zezza che ha guidato la lista civica Polverini e potrebbe essere «recuperata». Buone possibilità anche per Francesco Lollobrigida e Luca Malcotti (Bilancio?). Poi c’è l’esperienza di Bruno Prestagiovanni (Sanità?), Luigi Celori, Erder Mazzocchi. Ci sono da considerare Fabio Armeni, Massimiliano Maselli, Romolo Del Balzo e Giuseppe De Lillo, così come Fabio Desideri, Francesco Saponaro (Attività produttive?), Donato Robilotta, Giancarlo Gabbianelli e Roberto Rastelli. Tra gli eletti Antonio Cicchetti e Franco Fiorito. Un riconoscimento dovrebbe andare quasi certamente all’Udc che è stato determinante: Luciano Ciocchetti o il «figlio d’arte» Pietro Sbardella. Tra le new entry, per esempio, c’è quella di Francesco Battistoni che come assessore all’ambiente ha fatto ottenere alla provincia di Viterbo, prima in Europa, la certificazione Emas per lo sviluppo sostenibile: potrebbe ricoprire un incarico nell’agricoltura. C’è anche da tener presente che il ricambio - speriamo all’insegna di uno spoil system che tenga conto delle competenze e delle professionalità - riguarderà in maniera graduale anche tutte le agenzie e le aziende di competenza regionale (Ater, Astral, Asp, Arsial, Lait eccetera).

Ma forse fa bene Alemanno a frenare: «Nessuno può pensare di sciupare una vittoria così bella con piccoli contrasti sulla formazione della giunta» o su altre nomine.

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