Roma

Con le nuove rette negli asili ci saranno mille posti in più

Gli aumenti delle rette degli asili nido nell’ambito della manovra economica messa a punto dalla giunta Alemanno, scatenano un nuovo polverone di polemiche. L’opposizione di sinistra ha già lanciato anatemi di ogni genere, ma in qualche modo è il suo mestiere quello di contestare qualunque decisione della giunta. Nella maggioranza, però, si chiarisce che all’adeguamento delle tariffe corrisponderà un miglioramento del servizio. Non solo. «Ci sarà anche - spiega il vice presidente della commissione Scuola del Comune, Ludovico Todini - un abbattimento delle liste di attesa, grazie al quale saranno disponibili mille posti in più tra nidi e scuole dell’infanzia. Inoltre, ricordiamo al centrosinistra che le tariffe applicate dal comune di Roma sono più basse rispetto a quelle vigenti in altre città italiane». Dell’intenzione si scoraggiare i furbi e migliorare il servizio parla anche il presidente della stessa commissione, Federico Guidi: «Questa rimodulazione delle tariffe - spiega - porterà a un servizio più efficiente sia in termini di qualità che di miglioramento delle liste di attesa». Nel sottolineare «lo sforzo di questa amministrazione di coniugare equità e necessità di bilancio» Guidi ha parlato anche di «lotta all’evasione, grazie alla convenzione con Guardia di Finanza che permetterà di colpire inesorabilmente i furbetti che portano i figli all’asilo con il Suv e usufruiscono della tariffa agevolata. Da sottolineare inoltre - conclude - che grazie all’impegno dell’assessore Marsilio, rimarrà aperto il confronto con le parti sociali per verificare nei prossimi giorni la possibilità di ulteriori ribassi delle tariffe scolastiche». Delle rette degli asili nido si è parlato ieri sera anche al primo incontro con i cittadini organizzato dai consiglieri del «Laboratorio Roma» al mercatino di via Conca d’Oro dove, a sorpresa, è intervenuto Gianni Alemanno. Il sindaco ha lanciato un importante segnale di attenzione nei confronti sia dei consiglieri “dissidenti” di centrodestra sia dei numerosi cittadini preoccupati per gli aumenti. Alemanno ha ricordato che le responsabilità del dissesto comunale sono chiaramente delle giunte di centrosinistra. «Fateci caso - ha spiegato ai cittadini - il Pd non fa mai manifesti sul bilancio del Campidoglio, ma urla genericamente contro le tasse. Facile, dopo aver provocato il buco nei conti». Nel confronto sul bilancio sono poi intervenuti Aurigemma, Fioretti, Torre, Gazzellone, Quarzo e altri aderenti al Laboratorio per Roma.
Ieri, comunque, le commissioni comunali Bilancio e Scuola hanno dato parere favorevole, a maggioranza, sulle due delibere propedeutiche al bilancio che arriveranno in consiglio comunale il 27 luglio. Nel dettaglio, per la fascia Isee da zero a 5.000 euro la tariffa relativa all’orario standard e cioè dalle 8 alle 16.30 costa 40 euro al mese mentre prima era di 34 euro. Se il reddito è compreso tra cinque e 15mila euro si pagherà tra 40 e 130 euro a seconda degli algoritmi realizzati mentre tra 15 e 30mila la retta mensile potrà arrivare fino a 350 euro.

Se il reddito Isee è compreso tra 30 e 60mila euro il costo potrebbe arrivare fino alla soglia dei 450 euro mensili, costo che pagherà sempre chi guadagna più di 60mila euro.

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