Economia

Nuove voci e scattano gli acquisti. Il titolo chiude poi la seduta con un progresso dell’1,4%, nonostante la secca smentita del vettore francese Alitalia, ancora bagarre sul ritorno di Air France

Settimana decisiva per le manifestazioni di interesse Scadenza il 12 luglio L’incertezza sulle cordate

Nuove voci e scattano gli acquisti. Il titolo chiude poi la seduta con un progresso dell’1,4%, nonostante la secca smentita del vettore francese Alitalia, ancora bagarre sul ritorno di Air France

da Milano

Nonostante le difficoltà della gara per la privatizzazione di Alitalia, che procede tra stop and go e ritiri, l’interesse speculativo sul titolo della compagnia non sembra destinato a diminuire. Un esempio è stata la seduta di ieri alla Borsa di Milano. Su indiscrezioni di un ritorno di interesse da parte di Air France il titolo ha aperto la mattinata con un balzo del 3,7%. Successivamente Air France smentisce seccamente le speculazioni di stampa e nega che la questione sia stata discussa dai suoi manager durante l’ultimo consiglio di amministrazione. «Sono mesi che il nostro presidente (Jean-Cyril Spinetta ndr) dice che non siamo interessati ad Alitalia, e la questione non è stata assolutamente discussa durante l’ultimo Cda», ha risposto una portavoce di Air France-Klm, interpellata in merito alle indiscrezioni. Dopo queste affermazioni la quotazione del titolo si è ridimensionata pur restando in terreno positivo, chiudendo la seduta a 0,81 euro (più 1,4%). E questo dimostra l’attenzione con cui il mercato segue la privatizzazione di Alitalia.
Da lunedì prossimo entriamo nella settimana decisiva e non sono esclusi nuovi colpi di scena: il 12 luglio infatti è l’ultimo giorno per presentare le manifestazioni di interesse per l’acquisizione del vettore aereo. Dopo voci di abbandono e smentite, la compagnia russa, in cordata con Unicredit Banca Mobiliare, ha annunciato mercoledì scorso il ritiro dalla gara per rilevare sino al 49,9% detenuto dal Tesoro.
Restano in gioco Air One, supportata da Intesa Sanpaolo, e il fondo statunitense MatlinPatterson, al quale manca però il requisito dell’italianità e che ha escluso una possibile partnership con Toto (numero uno di Air One). E va anche registrato che alla rinuncia dei russi non ha fatto seguito quella di Unicredit che non ha ancora ufficializzato la propria posizione. Anche MatlinPatterson sembrava uscita dai giochi dopo che il capo cordata Tpg Partners aveva rinunciato alla gara. Ma poi è rientrata. Quindi i giochi non sono ancora fatti.
Giovedì scorso il Tesoro ha inviato alla Consob i chiarimenti richiesti sulla procedura di vendita di Alitalia. Il ministero dell’Economia ha confermato la correttezza delle procedure seguite. In particolare il Tesoro avrebbe spiegato che ogni informazione utile è stata pubblicata sul proprio sito, sia in relazione al bando di gara, sia ai comunicati stampa relativi all’operazione.

Ha poi confermato il termine del 12 luglio stabilito per la presentazione delle offerte vincolanti.

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