Roma

Nuovo Prg: Alemanno chiama alla «resistenza»

Dice il ministro: «Il nuovo Piano regolatore risponde soltanto a logiche elettorali»

Luca Rocca

Un appello alla resistenza civile contro la Giunta Veltroni. È quello lanciato dal ministro dell’Agricoltura Gianni Alemanno, candidato a sindaco di Roma, in occasione dell’inaugurazione della nuova sede dell’associazione culturale «Italian Movement». Alemanno è apparso molto battagliero nel mettere sotto accusa «un centrosinistra che da 13 anni governa ininterrottamente la città senza riuscire ad affrontare i suoi veri problemi», tra i quali quelli urbanistici. Secondo il ministro, che si definisce spiritosamente «quasi sindaco», nemmeno il nuovo Piano regolatore generale servirà ad affrontare i veri nodi irrisolti della capitale. Anzi, Alemanno si dice convinto che «il Prg lo si vuole approvare prima delle elezioni solo per garantire gli accordi che Veltroni ha fatto con alcuni costruttori, accordi che non rispondono ad alcuna logica di ridisegno della città». Per l’esponente di Alleanza nazionale, dunque, la Giunta capitolina risponderebbe solo «a logiche affaristiche». Non solo. Il titolare del dicastero dell’Agricoltura è anche certo che si stia andando verso la cementificazione totale di Roma e quindi verso un abbassamento del livello di qualità della vita». Ecco perché Alemanno, insieme a Cristiano Bonelli, consigliere municipale di An del quarto municipio, annuncia non solo che da oggi partirà una campagna d’informazione verso i cittadini ma che si farà di tutto per impedire l’approvazione del nuovo Prg. Ma il ministro ci tiene a precisare che la sua volontà non è quella di «bloccare l’attività imprenditoriale, ma di evitare che un Piano regolatore raffazzonato, inventato, senza una precisa logica, nato solo sulla base di una logica elettorale, venga scaricato sulle spalle dei cittadini». Da qui l’invito di Alemanno alla resistenza civile contro la cementificazione, soprattutto in un municipio, il quarto, che negli ultimi anni ha visto diminuire di molto le sue aree verdi. Infine l’invito al voto: «Fra qualche mese col voto andremo a mettere sotto giudizio questa Giunta. Squarciamo questa sorta di velo che cerca di far vedere che è tutto a posto quando invece questa città purtroppo sta morendo perché c’è chi sta sbagliando ogni decisione di carattere amministrativo». Infine Alemanno si sofferma sul sondaggio di «Repubblica» che dà il sindaco uscente in netto vantaggio sugli avversari.

«Se Veltroni è così sicuro di vincere potrebbe andare in vacanza, così almeno per un paio di mesi la città può tornare a respirare - sottolinea il ministro – però suggerisco di non farlo perché i sondaggi sono molti e la maggior parte non dà risultati così lusinghieri per Veltroni, e poi perché sia nel caso della sfida di Storace con Badaloni, sia, purtroppo, in quella tra Storace e Marrazzo, i sondaggi davano percentuali bulgare a favore del presidente uscente, poi le cose sono andate in maniera diversa».

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