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Oggi il Cdm per gli aiuti: niente tasse e fondo da 500 milioni di euro

Oggi il governo vara il primo pacchetto di misure: aiuti a chi ha perso casa e lavoro, 110 milioni destinati alle scuole

Oggi il Cdm per gli aiuti: 
niente tasse e fondo 
da 500 milioni di euro

Roma - Tregua fiscale, contributiva e amministrativa; congelamento dei ratei di mutui e crediti; ammortizzatori sociali anche per i lavoratori autonomi; garanzie per l’anno scolastico; modifiche al piano casa. Il governo sta approntando una «rete» di protezione economica e amministrativa a favore dei cittadini abruzzesi colpiti dal terremoto. Alcune misure, come la sospensione delle scadenze fiscali, è scattata insieme con la dichiarazione dello stato di calamità; altre sono in arrivo fra oggi - stamattina si riunisce il Consiglio dei ministri - e i prossimi giorni. Complessivamente, fra risorse nazionali ed europee, il primo pacchetto potrebbe valere 500 milioni di euro. Oggi ne discute anche la Commissione Ue.

Nell’immediato, si congelano le scadenze. «La gente colpita - spiega il ministro del Welfare Maurizio Sacconi - non deve avere l’assillo di scadenze e obblighi: valuteremo perciò - annuncia - i modi in cui posticipare le rate dei mutui, insieme con i versamenti dei contributi». Sacconi assicura inoltre che verrà «fatto quello che serve» per i lavoratori, compresi gli autonomi, in termini di sostegno al reddito. Si tratta di interventi necessari, dato che oltre il 50% delle imprese della provincia aquilana è danneggiato e, secondo le stime della locale Confindustria, sono circa 25mila i lavoratori fermi, 15-18mila nell’industria, più quelli impiegati nelle attività commerciali ed artigiane. La Confcommercio del capoluogo stima 1.500 attività commerciali chiuse, più 500 attività artigianali. In tutto in un tessuto economico già deteriorato.

Così come è avvenuto in occasione di altre catastrofi, slittano tutti i termini per i versamenti fiscali, riguardanti sia le imposte nazionali che quelle locali. Inoltre, il ministro Guardasigilli Angelino Alfano ha già predisposto il congelamento fino al prossimo 31 dicembre di tutti i termini legali e processuali; bloccate anche notifiche e prescrizioni. Il congelamento preannunciato da Sacconi dovrebbe riguardare ratei di muti bancari e ipotecari, vaglia e cambiali. Potrebbe anche scattare una moratoria sulle bollette delle utenze (luce, gas, acqua).

Il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli annuncia che oggi presenterà al governo proposte per mettere l’Abruzzo al centro del piano casa. Saranno rafforzare le norme antisisma per quanto riguarda l’ampliamento delle cubature e la demolizione e la ricostruzione delle case. Secondo la più recente bozza del piano, che sarà approvata dopo Pasqua, gli interventi saranno possibili solo se sarà «documentalmente provato» il rispetto della normativa antisismica. Sul fronte della ricostruzione - i senza casa sarebbero almeno 28mila - saranno i sindaci a decidere quali edifici considerare «irrecuperabili», da demolire subito. Il Consiglio dei ministri sarà preceduto da un Cipe dedicato al social housing (la costruzione di nuovi alloggi per giovani coppie, anziani soli, e così via).

Il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini ha annunciato che porterà oggi in Consiglio un decreto per assicurare la validità dell’anno scolastico, con lo stanziamento di 110 milioni per la ricostruzione delle scuole. Per finanziare la ricostruzione complessiva potrebbe arrivare anche - ma non oggi, il ministro Tremonti ci sta lavorando - una versione bis dello scudo fiscale: il rientro, a titolo oneroso, di capitali dall’estero. Se ne discute a livello europeo, nell’ambito dell’offensiva del G20 contro i «paradisi fiscali».

Un’aliquota del 10% su disponibilità valutate in 600 miliardi di euro porterebbe - nel caso migliore - 60 miliardi nelle casse dello Stato.

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