Cronaca locale

Oltre cento idee per il nuovo simbolo di Milano

A fine mese selezione dei lavori migliori. Ma l’ultima parola spetterà ai cittadini. Bozzetti: «Progetti sul web e in mostra all’Ottagono»

Andrea Fontana

Più di cento marchi per Milano. Per la precisione 107 idee in gara tra cui scegliere il simbolo grafico che rappresenterà la città. Il concorso indetto da Palazzo Marino tra creativi ed esperti del design è stato un successo: interessamenti da tutto il mondo, circa 250 i partecipanti che hanno presentato i sei pannelli 50x35 richiesti, meno della metà quelli ammessi alla finale: per fine gennaio dovrebbe esserci la graduatoria.
Ma saranno i cittadini ad avere l’ultima parola sul marchio che andrà ad affiancare la croce rossa con stemma dell’XI secolo e scritta «Comune di Milano», attuale segno di riconoscimento di Palazzo Marino: «Il marchio deve essere amato e condiviso dalla maggior parte dei milanesi - spiega l’assessore al Turismo Giovanni Bozzetti -: l’idea è di mettere in mostra i lavori migliori all’Ottagono oppure su Internet e di far scegliere i cittadini». La popolazione sarà chiamata dunque ad un voto più estetico: il web e la Galleria Vittorio Emanuele, ma forse anche la Triennale e la Borsa Internazionale del Turismo di febbraio, i probabili seggi in cui esprimere il proprio giudizio sul «brand» meneghino. Una consultazione da tenersi tra fine febbraio e i primi di marzo e che sonderà l’apprezzamento sui lavori scelti dalla commissione del concorso che conta tra i membri esterni Marinella Jacini, direttrice dell’Istituto superiore di architettura e design, e Mario Piazza, direttore creativo della rivista Domus e docente al Politecnico. Al progetto vincente andranno 25mila euro, mentre il secondo e il terzo classificato si consoleranno con ottomila e seimila euro.
Il nuovo logo dovrà subito imparare a viaggiare: «Stiamo pensando anche a una presentazione internazionale, magari al Licensing International di New York di giugno (il principale evento mondiale per l’industria del marchio, ndr) oppure agli altri appuntamenti importanti del settore» aggiunge Bozzetti.
Un giro del mondo necessario perché il brand Milano sia riconoscibile all’estero come «I love NY» il marchio col cuore della Grande Mela o la Sirenetta del logo di Copenaghen.

E in primavera il rilancio turistico della città su scala internazionale dovrebbe trovare un fedele alleato in ambito locale nello Iat, che si trasferirà in Piazza Duomo all'ex Cobianchi, dove entro la fine di marzo si concluderanno i lavori della nuova sede.

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