Economia

Opel, Fiat: "Con noi meno di 10mila gli esuberi" Ma Berlino frena: "Va bene solo il piano Magna"

Marchionne svela le cifre reali dopo che si era parlato di 18mila esuberi. Il governatore dell'Assia: "Magna l'offerta migliore". Berlino smentisce. Ma i governatori di Renania e Turingia: "Scegliamo il gruppo austriaco-canadese". E il ministro delle Finanze conferma. Frattini: "Nulla di deciso"

Opel, Fiat: "Con noi meno di 10mila gli esuberi" 
Ma Berlino frena: "Va bene solo il piano Magna"

Berlino - Tutti per Magna. Governatori e governo centrale. Prima il governatore dell'Assia, Koch. Seguito da una timida smentita dell'esecutivo ("Partono tutti alla pari"). Ma nel pomeriggio, dopo un vertice con Gm, crollano gli argini. Il governatore della Renania-Palatinato, Beck, e la conferma del cive-cancelliere e ministro delle Finanze. "C’è un solo piano sostenibile" tra le tre offerte presentate per Opel, quello di Magna. Lo ha dichiarato il vicecancelliere e ministro delle Finanze tedesco, Frank-Walter Steinmeier, al margine del vertice su Opel tra governo e rappresentanti delle regioni. "C’è un solo piano sostenibile, quindi ho chiesto al nostro staff di esaminare con maggiore attenzione l’offerta di Magna sui punti non ancora chiari".

Zu Guttenberg frena "Sull’offerta presentata da Magna ci sono ancora molti punti da chiarire, e gli altri due pretendenti, Fiat e il fondo di private equity Rhj, non sono stati già esclusi dai giochi". Lo ha dichiarato il ministro dell’Economia tedesco, Karl-Theodor Zu Guttenberg. Guttenberg ha detto che una decisione preliminare dovrà essere presa la prossima settimana.

L'Assia è d'accordo Per Roland Koch il nodo è sciolto: il premier dell’Assia considera l’offerta austro-canadese migliore di quella di Fiat. Vi è ormai una "chiara" classifica degli aspiranti acquirenti dell’azienda automobilistica di Ruesselheim, Opel, ha spiegato Koch stamattina alla Deutschfunk, e quella di Magna "risponde più da vicino ai nostri desideri". Il piano del Lingotto invece è lontano da quello che il governo e i Laender tedeschi si aspettavano. " Le speranze di un salvataggio di Opel sono diventate più concrete" ha aggiunto Koch, che si è detto ottimista di un accordo con la casa madre Gm. Acconto a Koch anche il governatore della Turingia, Dieter Althaus.

Ecco Beck "Il piano per Opel di Magna prevede 10mila esuberi, 2.500 dei quali in Germania, mentre Fiat avrebbe intenzione di tagliare 12mila posti, con maggiori ripercussioni sui lavoratori tedeschi". Lo ha dichiarato Kurt Beck, il governatore della Renania-Palatinato, il Land dove ha sede l’impianto di Kaiserslautern, nel quale la casa automobilistica tedesca produce i motori. La dichiarazione di Beck, che oggi ha partecipato a un vertice con rappresentanti del governo e delle regioni che ospitano impianti Opel, contraddice quindi la nota diffusa oggi dal Lingotto, che afferma di prevedere meno di 10mila esuberi in tutta Europa. Beck ha aggiunto che il piano di Magna offre anche una prospettiva migliore sul futuro di Opel. E che dunque il governo e i Laender punteranno sul gruppo austriaco-canadese.

Troppi esuberi L’offerta di Magna per Opel è inaccettabile, dati i 10mila posti di lavori in meno previsti, e il gruppo austro-canadese deve quindi ridurre gli esuberi previsti. Lo ha dichiarato Juergen Ruettgers, il governatore del Nord Reno-Vestfalia, il Land che ospita l’impianto Opel di Bochum, a margine del vertice in cancelleria tra governo e regioni sul futuro della casa tedesca.

Fiat corregge il tiro Sarà complessivamente inferiore a 10mila unità, distribuita in tutta Europa e in maniera progressiva nel tempo, la riduzione degli organici prevista dall’offerta Fiat per la Opel. Lo precisa il Lingotto in relazione a "notizie errate che indicano in 18 mila il numero degli esuberi in Germania, nel caso in cui l’offerta Fiat per la Opel fosse accolta. Si tratta - sottolinea la nota della Fiat - di una informazione totalmente falsa". L’impatto in Germania del piano sarà quindi relativamente più basso di questa cifra, cioè di 10 mila esuberi. Pari alle cifre circolate sul dossier Magna.

Frattini: "Nulla di deciso" "Credo che il governo tedesco stia opportunamente mantenendo una posizione di equilibrio e non abbia ancora valutato compiutamente le offerte". Così il ministro degli Esteri Franco Frattini ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano un commento sulle voci che rimbalzano dalla Germania. Frattini ha quindi sottolineato come "le voci che sono trapelate su preferenze o non preferenze, credo siano soltanto la schermaglia preliminare".

Frattini ribadisce anche l’ipotesi di Marchionne "credo sia corretta: abbiamo una possibilità su due come è evidente, vedremo cosa succede".

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