Opposizione addio, è l'era dei tribuni
29 Gennaio 2011 - 18:04L'assenza di leader politici veri ha lasciato campo libero ai predicatori dell'odio contro il premier, che ora spingono l'Italia verso la guerra civile con toni da Santa Inquisizione. Così la Boccassini non è più un pm: è la dea purificatrice
Addio politica, questo è il tempo dei tribuni. Michele Santoro, Barbara Spinelli e Marco Travaglio danno appuntamento al popolo giacobino il 13 febbraio davanti al tribunale di Milano. Qui si sta andando verso un punto di non ritorno. Questa è una piazza diversa. Non è quella politica. Non è sindacale. Non è la società civile. È la piazza dei predicatori, quelli che hanno fatto dell’antiberlusconismo un’ideologia. Lo scontro a questo punto è radicale. Bersani, Fini, D’Alema, Veltroni, Vendola, Di Pietro, Casini non sono più i leader dell’opposizione. Pagano un vuoto di leadership e personalità. Il rischio ora è che l a politica torni ostaggio di quello che avviene in Procura. Comunque vada a finire sarà una cicatrice che ci porteremo nel futuro. Montecchi o Capuleti. L’Italia sarà dinuovoquesto. Torna inmente ilmonologo finale di Mercuzio: «Maledette le vostre due famiglie. Avete fatto di m e carne per vermi». Il potere si riconosce dai gesti. Rosy Bindi è seduta dentro l’anfiteatro di «Anno Zero», sta spiegando la strategia futura del Pd. C i crede. È ottimista. Non si preoccupa di chi sarà il candidato premier. Questo - dice - non è fondamentale. Santoro la ascolta. Fa una smorfia. Scuote la testa e con u n gesto della mano l a liquida, interrompendola. L’immagine è quella di un leader di partito che sorvola, u n po’ infastidito, sulle sciocchezze di una peones. Il potere si riconosce dalle parole, d a u n s ì o d a u n no. Il ventre d i Napoli nasconde di tutto. Qualcuno pensava che Bassolino era stato inghiottito dai rifiuti. È bastato scavar e u n po’ per ritrovarselo ancora lì, con il sorriso d i sempre. S i v a a votare per le primarie e spunta il suo candidato. S i chiama Cozzolino e d è vincente. Imbarazzo. Sorpresa. Bestemmie. Sembra che il voto sia taroccato. S i racconta di cinesi in fila ai seggi del Pd. Cozzolino si grida - h a imbrogliato. Che fare? Saviano c i pens a s u e poi f a sapere: vann o annullate. È tutto sbagliato, è tutto da rifare. Bersani un minuto dopo si mette sull’attenti: facciamo come dice Saviano. E così sia. Cosa accade quando i tribuni prendono l a piazza? Non si ragiona più di democrazia, m a l a logica diventa quella della guerr a civile. I tribuni non v ogliono semplicemente mandarea casa Berlusconi. Non credono nel voto. Nonci credono perché ritengono che il corpo dell’Italia sia corrotto. È incancrenito. Bisogna fare piazza pulita di tutto il berlusconismo. Il Cavaliere è lo specchio della parte sporca del Paese. Come scrive D e Magistris sul Fatto non è più temp o d i mezze misure. Chi non s i schiera è u n collaborazionista. L a questione insommaè diventata antropologica. Questa è l a piazza dei puri, gli altri sono gli appestati. Serve u n Armageddonche divida i vivi e i morti. L a piazza dei tribuni vuole l a fine d i u n mondo. La democrazia non basta per realizzare tutto questo. Serve l a «giustizia ». Qualsiasi mezzo è morale s e serve a ripulire questo pezzo di terra. L a Boccassini, come una furia rossa, non è più solo u n pm, m a una dea purificatrice. Esagerato? Sarebb e bello s e non fosse così, m a l a morte della politica ci sta facendo scivolare ogni giorno di più verso questa dimensione. Il P d cercava u n Papa straniero, verrà commissariato da una confraternita di Savonarola e dagli angeli del giustizialismo. I tribuni non teorizzano tutto questo. Non sempre, almeno. Ma il loro modo di ragionare parte da qui. Sono cose che ti urlano i n faccia a microfoni spenti. Saviano, da qualche tempo, h a preso anche lui i voti. Non è più l o scrittore che h a raccontato Gomorra. È il santo dell’antimafia. E qui c’è il salto di qualità, la prova che stiamo andando verso la metapolitica. L a legalità è un valore, non una religione. L a legalità non ha bisogno di santi.
Quando la folla va nelle piazze dei tribunali d i solito si porta dietrounaforca.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.