Rapporti

Ora gli italiani tornano a investire

Le compravendite immobiliari fanno +5,8%. In testa le soluzioni di pregio

Manfredi Villani

Le compravendite di immobili residenziali continuano a evidenziare un trend in recupero. A un incremento del 5,6% nel secondo trimestre del 2018 è seguita una crescita del 6,7% nei tre mesi successivi, anche se è il numero di transazioni rimane ben al di sotto dei livelli pre-crisi.

«C'è una tenuta dei prezzi, non è un mercato effervescente, ma la ripresa c'è», ha spiegato Gregorio De Felice, capo economista di Intesa Sanpaolo, presentando un report sul mercato residenziale. L'aumento delle compravendite risulta diffuso su tutto il territorio nazionale, con tre quarti dei capoluoghi di provincia (72 su 99) in crescita. In particolare, a Milano il mercato residenziale è solido, con le compravendite nei primi nove mesi del 2018 cresciute del 24% rispetto al 2011.

A livello nazionale gli immobili grandi (oltre 145 metri quadri) e i piccoli (entro i 50 metri quadri) hanno evidenziato maggiore dinamismo nelle transazioni. A fronte di un rallentamento generalizzato della decrescita dei prezzi (-0,5% annuo acquisito per il 2018), Intesa Sanpaolo ha messo in evidenza come gli immobili di pregio registrino una migliore tenuta delle quotazioni rispetto ai livelli pre-crisi: a Milano il fenomeno riguarda tutti i tipi di abitazioni, mentre a Roma si registra una migliore tenuta di quelle esistenti.

Al di là della storica propensione degli italiani all'investimento immobiliare, il mercato sta lanciando segnali positivi. Nel quarto trimestre 2018 la percentuale di consumatori che ha dichiarato di volere acquistare un'abitazione ha raggiunto il livello più alto da ottobre 2005. «C'è un trend moderatamente positivo, sostenuto da un livello dei tassi di interesse basso e da una discreta crescita del reddito disponibile delle famiglie», ha sottolineato De Felice. Anche l'erogazione di mutui sulle abitazioni è su livelli elevati, con i dati mensili nuovamente in crescita da luglio 2018, con un balzo del 14,7% su base annua nello scorso ottobre. L'accelerazione delle compravendite e della conseguente richiesta di un finanziamento è legata anche ai timori di un possibile rialzo dei tassi. Il rialzo dello spread fra Btp e Bund decennali e la fine del Quantitative easing della Bce hanno già avuto ripercussioni sebbene non drammatiche. Ecco perché la finestra di opportunità resta ancora aperta. Le attese per il mercato residenziale nel 2019 sono ancora moderatamente positive e anche l'erogazione di mutui quest'anno dovrebbe continuare a crescere. In un simile contesto gli immobili di pregio costituiscono un punto di riferimento perché hanno mostrato una migliore tenuta rispetto al ciclo macroeconomico.

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