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Ora l'Iran minaccia Israele: "Libereremo Gerusalemme" Una dichiarazione di guerra?

Durante il sermone del venerdì Khamenei chiama a raccolta le forze anti israeliane: "Pronti a sostenere un attacco a Gerusalemme". Sale la tensione

Ora l'Iran minaccia Israele: "Libereremo Gerusalemme" Una dichiarazione di guerra?

"L'Iran sosterrà ogni gruppo o Paese che confronti o combatta Israele". Durante il consueto sermone del venerdì, la guida suprema Ali Khamenei è tornato ad attaccare frontalmente Israele definendolo un "regime sionista" e "un vero tumore maligno che deve essere rimosso". Da qui l'appello alle altre forze che da tempo covano di sferrare un attacco a Gerusalemme: "L’Egitto deve bruciare il Trattato di Camp David con Israele e deve riprendere il suo ruolo di difensore dei diritti dei palestinesi".

La minaccia suona più come una dichiarazione di guerra che rischia di far detonare i già difficili rapporti tra l'Iran e Israele. "Noi pensiamo di liberare Gerusalemme e le terre palestinesi", ha detto la guida suprema iraniana secondo il quale qualora l'Iran avesse abbandonato la causa palestinese, ora non sarebbe accusato di terrorismo. Il governo iraniano, per conto di Khamenei, ha dunque ribadito che sosterrà i movimenti di Hezbollah Hamas e la jihad islamica a Gaza. "L’Iran non ha come obiettivo di estendere ad altri paesi la rivoluzione sciita o quella iraniana, ma quello di difendere la Umma (comunità, ndr) islamica e di risvegliarla - ha spiegato la guida suprema - noi non crediamo nella violenza tra le sette religiose e nemmeno nel nazionalismo".

In diretta televisiva dall’università di Teheran Khamenei ha lanciato, più in generale, un attacco a tutto l'Occidente facendo sapere chiaramente non solo che "l'Iran non indietreggerà sul suo programma nucleare", ma anche che le sanzioni dell’Occidente non faranno altro che portare nuovi benefici all’industria nazionale. "Continuare a dire che tutte le opzioni rimangono sul tavolo - ha spiegato Khamenei - è controproducente per gli Stati Uniti perché le loro minacce mostrano la loro debolezza nell’affrontare il dialogo".

Secondo la guida suprema Ali Khamenei, dunque, "gli Stati Uniti non hanno niente da dire, non hanno nessun’altra logica se non la forza".

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