Cronaca locale

Ora la sinistra si sveglia: «L’imposta sul suolo mette in crisi le imprese»

Saranno le proteste che arrivano (anche) dai supporter di sinistra. Oltre che da traslocatori, onlus, operatori cinematografici e pubblicitari, famiglie, commercianti e persino dai cartomanti di Brera. In sintesi, tutte le vittime della stangata sulla Cosap, gli aumenti sulla tassa di occupazione del suolo pubblico votati a fine dicembre e entrata in vigore dal 16 gennaio, che si stanno rivoltando contro la giunta Pisapia. E anche Sel ora chiede una retromarcia urgente, prima che insieme agli affari delle aziende crollino anche i consensi. Sulla bacheca facebook del consigliere comunale di Sel, Luca Gibillini, chi probabilmente ha votato il sindaco Pisapia denuncia il salasso e la delusione. «Eppure - scrive Livianna - noi di sinistra dovremmo conoscerlo il mondo del lavoro e delle piccole e medie imprese su cui si regge molta dell’economia della città, e non ucciderlo. Sarebbe un boomerang pazzesco e rischiamo di affidare questa battaglia al centrodestra. Spero si risolva al più presto e che sia l’amministrazione ad avere il coraggio di un passo indietro». Per il traslocatore, «è un salasso insostenibile. Se si devono pagare 1.800 euro di occupazione del suolo pubblico e i costi vivi del trasloco, la gente preferirà buttarli i mobili. Si ammazza un settore per pura cecità politica». Caterina scrive a nome degli operatori cinematografici e pubblicitari, in attesa che il Comune riabbassi le tariffe «noi andiamo a girare a Torino, dove la tassa sul suolo non si paga, e prendiamo maestranze locali lasciando senza lavoro quelle milanesi». É «giusto pagare la Cosap, i camion portano via parcheggi e creano disagi. Ma se devo girare 4 giorni di un pubblicità e spendo 8mila euro, otto volte in più di prima, preferisco andare altrove. E da milanese mi dispiace, per la mia città che perde un indotto incredibile, per i miei colleghi senza lavoro. Il consigliere di Sel ammette che «i traslocatori, le onlus, gli artisti di strada, le imprese cinematrografiche che sollevano il problema dei costi hanno ragione. Stiamo lavorando affinchè si cambino alcune regole della Cosap e con urgenza, Ci sono stati errori su alcuni aspetti della delibera e ora sono da modificare con gli emendamenti». Anche la capogruppo del Pd Carmela Rozza ha incontrato le categorie, «una volta che avremo il quadro completo della situazione e le ricadute del nuovo regolamento vedremo dove andare a correggere - afferma -, è possibile che con il meccanismo dei moltiplicatori alcune situazioni siano da rivedere». La giunta prende tempo per una revisione completa? Sel va in pressing, «entro fine settimana presenteremo una mozione urgente in aula - anticipa Gibillini - perchè su situazioni come i traslochi, a cui andrebbe almeno abbassato il coefficiente da 2 a 0,4 (l’indice assegnato a ogni attività, che viene moltiplicato per la tariffa base e i metri quadrati di suolo da occupare e per il “valore“ delle vie) come le imprese edili, non possiamo perdere tempo mettendo in ginocchio le attività. Bisogna correggere subito a misura».

Idem «concedere la deroga agli artisti di strada e permettere alle onlus la vendita commerciale, è una forma di raccolta fondi ora è vietato».

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