Economia

Orsi ridisegna Finmeccanica Accordo fatto con Boeing

«Finmeccanica deve focalizzarsi sulle attività più redditizie e già il prossimo mese, nel definire il piano industriale 2012-2016, vedremo, come minimo, su quali programmi e prodotti investire le nostre risorse». Con queste parole Giuseppe Orsi, neo amministratore delegato di Finmeccanica, preannuncia il cambio di passo che il gruppo di piazza Montegrappa si appresta a compiere per aumentare la competitività. E non sarà facile, come hanno dimostrato le stime fornite ieri: Finmeccanica prevede ordini in calo per 2011 e 2012 rispetto al 2010. Lo ha detto il presidente della società Pier Francesco Guarguaglini secondo cui nel 2011 e 2012 gli ordini si attesteranno sopra quota 20 miliardi, in calo contro i 22,5 del 2010.
Tra i programmi sui quali Finmeccanica punterà c’è quello relativo al B787, il nuovo jet di Boeing, nel quale la controllata Alenia Aeronautica ha un ruolo di rilievo. Dopo dure discussioni con Boeing si è trovato un accordo che riguarda sia la versione base del velivolo, sia quella «allungata» B787-9. Il ruolo di Alenia, che rischiava di essere ridimensionato, viene sostanzialmente confermato. E Alenia, che ha già speso oltre un miliardo nel programma, impegnerà almeno altri 500 milioni. Un altro progetto sul quale Finmeccanica investirà è quello relativo al convertiplano BA-609: AgustaWestland acquisterà da Bell Textron la quota del 60% nel velivolo che decolla come un elicottero e vola come un aeroplano. Anche in questo caso, due anni di discussioni, per chiudere, con termini finanziari e tecnologici favorevoli. Questo velivolo avrà un mercato stimato in 350-450 unità in 20 anni e sarà in servizio dal 2015.
Per investire nel core business Finmeccanica ridurrà però la presenza in altri settori, lo ha confermato Guarguaglini, chiarendo che per valorizzare e fare crescere attività come quelle nel campo di energia e trasporti occorre trovare partner e risorse sul mercato. E sui disinvestimenti, il direttore Alessandro Pansa, a proposito della possibile quotazione in Borsa e la vendita di Avio, società motoristica aeronautica in cui Finmeccanica ha il 15%, ha detto che ogni opzione è aperta. Tutto questo per consentire a Finmeccanica di mantenere le posizioni nel 2011 e 2012, ma con una profittabilità migliorata.

Pansa ha inoltre sottolineato di non essere preoccupato dall’allarme di Moody’s sulle principali società italiane, perché la situazione finanziaria del gruppo è solida.

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