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P3, chiesto il rinvio a giudizio per Dell'Utri e Verdini

Le ipotesi di reato sono violazione della legge Anselmi sulle società segrete e associazione a delinquere. La richiesta riguarda altre 18 persone, tra cui l'ex assessore a Napoli Arcangelo Martino, l'ex giudice tributario Pasquale Lombardi e Flavio Carboni

P3, chiesto il rinvio a giudizio per Dell'Utri e Verdini

Venti rinvii a giudizio. È questa la richiesta della procura di Roma a conclusione dell’inchiesta sulla P3 che ha coinvolto Flavio Carboni, il coordinatore del Pdl Denis Verdini, il senatore Marcello Dell’Utri e a vario titolo altre 17 persone.

I principali reati contestati sono violazione della legge Anselmi sulle società segrete e associazione per delinquere. Il procuratore aggiunto, Giancarlo Capaldo e il sostituto Rodolfo Sabelli hanno chiesto il giudizio anche per l’imprenditore Flavio Carboni, Arcangelo Martino, ex assessore al comune di Napoli e Pasquale Lombardi, l’ex giudice tributarista. Un sodalizio impegnato "a realizzare una serie indeterminata di delitti di corruzione, abuso d’ufficio, illecito finanziamento dei partiti, diffamazione e violenza privata".

L’associazione, si legge nel capo di imputazione, sarebbe stata "caratterizzata dalla segretezza degli scopi" e sarebbe stata "volta a condizionare il funzionamento di organi costituzionali e di rilevanza costituzionale, nonché apparati della pubblica amministrazione dello stato e degli enti locali".

Il gruppo, proseguono i pm, approfittava "delle conoscenze così realizzate per acquisire informazioni riservate, influire sull’esercizio delle funzioni pubbliche rivestite dalle personalità avvicinate dai membri dell’associazione".

I membri della P3, secondo gli inquirenti, si sarebbero adoperati per "influenzare la decisione della consulta nel giudizio sul cosiddetto lodo Alfano, intervenivano ripetutamente sul vice presidente del Csm (all’epoca dei fatti nicola mancino), sui componenti del Csm per indirizzare la scelta dei candidati e incarichi direttivi (presidente della corte di appello di Milano e Salerno, procuratore della repubblica di Isernia e Nocera inferiore)".

Un altro filone dell’inchiesta contesta il reato di corruzione nell’ambito dell’eolico in Sardegna e per questo si è chiesto il rinvio a giudizio per il governatore Ugo Cappellacci.

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