Scienze e Tecnologia

Pagine Facebook: da Fan a Piacioni?

Già da tempo la pagina fan è stata ribattezzata “profilo pubblico” ed è recente la modifica che manda definitivamente in esilio da Facebook il termine “fan” al quale tutti si erano abituati e forse anche affezionati. Cerchiamo di comprenderne i motivi

Pagine Facebook:  
da Fan a Piacioni?

Articolo di: Alessandro Sportelli, www.facebookstrategy.it , facebook.com/FBStrategy

Già da tempo la pagina fan è stata ribattezzata “profilo pubblico” ed è recente la modifica che manda definitivamente in esilio da Facebook il termine “fan” al quale tutti si erano abituati e forse anche affezionati. Cerchiamo di comprenderne i motivi.

Sappiamo bene che su Facebook tutti possono esprimere gradimento (cliccando su “mi piace”) per i contenuti pubblicati e condivisi dagli altri utenti sia per mezzo di profili privati che di profili pubblici (le vecchie pagine fan).

L’espressione di gradimento (mi piace) ha diverse conseguenze che incidono fortemente sulle dinamiche di comunicazione interne al social network. Tra le principali ne segnalo 2:

1. Il “mi piace” influenza il giudizio degli utenti. In altre parole, un contenuto che presenta espressioni di gradimento dei miei amici, potrà maggiormente incuriosirmi ed attrarre la mia attenzione.

2. Ai contenuti che presentano espressioni di gradimento viene offerta maggiore “visibilità” all’interno delle “home page” degli utenti (Nota bene: il “mi piace” è solo uno degli elementi che condiziona tale visibilità).

Cosa è cambiato da un paio di giorni? Il pulsante “diventa fan” che caratterizzava l’iscrizione ai profili pubblici è stato sostituito dall’espressione di gradimento “mi piace”, già utilizzata per i contenuti. Oggi esprimere gradimento per un profilo pubblico vuol dire automaticamente connettersi ad esso.

Supponendo che l’azione di “diventare fan” comporti un maggior impegno rispetto ad esprimere semplicemente gradimento potremmo dedurre che tale modifica potrà incrementare notevolmente il numero di iscrizioni ai profili pubblici. A questo c’è da aggiungere che sarà Facebook stesso a segnalare agli utenti i profili pubblici ai quali potrebbero essere interessati.

Cosa sta accadendo? Facebook sta ragionando in termini di ottimizzazione della campagne di Facebook Ads, ovvero gli annunci sponsorizzati. Chi conosce Facebook Ads sa che il vero asso nella manica del sistema è la profilazione del target in base agli “interessi” (e non solo). Il sistema è molto interessante ma fino ad oggi allo stesso tempo molto limitato. Il maggior limite è rappresentato dall’ancora troppo scarso numero di “interessi” in base ai quali è possibile profilare il target.

Cosa accade invece se molta più gente esprime gradimento e si connette a molte più pagine? Accade che Facebook rende l’espressione di gradimento rappresentativa di un interesse specifico e sarà molto più facile col tempo profilare il target pubblicitario contando su numero maggiore di interessi espressi.

Sintetizziamo quindi brevemente:
I Fan non esistono più.
Le espressioni di gradimento non sono tutte uguali: esprimere gradimento per una pagina ci connette ad essa.
Il nostro presunto interesse per l’argomento va ad arricchire il database degli interessi per mezzo dei quali è possibile profilare il target delle inserzioni sponsorizzate.

Il numero di profili pubblici e privati a cui gli utenti sono connessi incide ovviamente sull’attenzione che gli utenti potranno riporre sui singoli contenuti a cui giornalmente saranno esposti. In questo caso credo che Facebook abbia preferito puntare sulla quantità invece che sulla qualità del servizio agli utenti (non paganti).

Forse le imprese che utilizzano Facebook Ads trarranno beneficio sempre che col tempo non risulti che a tutti gli utenti interessa un po’ di TUTTO.


Commenti