Stile

Paillard ricomincia da «zero»

È stato presentato in anteprima mondiale alla stampa italiana nel corso di un pranzo alla Terrazza Gallia a Milano il nuovo champagne di Bruno Paillard, il D:Z (Dosage: Zero). All'incontro era presente Alice Paillard, entusiasta figlia di Bruno, che nel 1981 creò quella che è la più giovane delle grandi maison che hanno creato il mito del vino più amato del mondo.

Il D:Z è un vino senza liqueur de tirage, quella miscela di vino, zuccheri e lievi selezionati che viene aggiunta alla fine della lavorazione e che serve a definire lo stile di una maison. Quando il vino è pas dosé è più secco e integro. In questo caso parliamo di un multimillesimato (ovvero realizzato con vini di differenti vendemmie) fatto da più di trenta cru provenienti dei territori più nobili della Champagne su cui però l'azienda preferisce mantenere il segreto. I vitigni sono i tre classici del territorio (Chardonnay, Pinot Noir, Meunier, qui prevalente), esclusivamente di prima spremitura, vinificati prevalentemente in piccole botti di rovere. I «vin de réserve», che hanno trascorso fino a dieci anni in bottiglia, rappresentano la metà dell'assemblaggio. L'affinamento è prolungato fino a quattro anni in bottiglia sui lieviti e, dopo la sboccatura, altri sei mesi di riposo.

Il risultato è un vino che, pur se appena nato, ha già un'identità ben definita: alla vista si presenta color oro brillante, con un perlage fine e persistente. Il naso è delicato, di frutta bianca e mandorla, a cui si aggiungono con il passare dei secondi note cioccolatose e tostate, perfino speziate. In bocca è elegante e pieno, grandioso e opulento ma arricchita da un fil rouge sapido assai sofisticato. Buona la persistenza. Il prezzo al pubblico sarà di 48 euro, sul mercato arriverà tra qualche settimana.

I vini della maison Paillard sono distribuiti in Italia da Cuzziol GrandiVini.

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