Politica

Palermo, aeroporto nel caos per la protesta dei lavoratori Pae Mas

Check in bloccati e ritardi a catena per i voli al «Falcone e Borsellino». I dipendenti che contestano il passaggio dell'handling di Meridiana alla società Ast-Aeroservizi. E adesso il fronte di lotta si allarga. Proprio nella settimana dello sciopero dei trasporti

Check in bloccati, aerei che accumulano ritardi su ritardi, bivacchi di passeggeri esasperati. Non è il solito tormentone dei momenti di punta del grande esodo ma lo stato "normale" che, da giorni, vive l'aeroporto Falcone Borsellino di Palermo. Motivo? La protesta di una sessantina di lavoratori, quelli della società Pae Mas, che contestano il trasferimento dei servizi a terra di Meridiana a una nuova società appena entrata nell'aerostazione siciliana, la Ast Aeroservizi, una società a partecipazione regionale che si occupa già dell'handling all'aeroporto di Lampedusa. Uno stato di ordinario caos che rischia di aggravarsi ulteriormente. La protesta sta per estendersi, infatti, anche alla Gh, la società che a Punta Raisi gestisce l'handling di Alitalia, Air-One e Wind Jet, contraria alla new entry in campo handling visto che Ast Aeroservizi potrebbe acquisire anche i servizi a terra di Wind Jet. Insomma, quello che si annuncia a Punta Raisi è il caos totale. Un caos che rischia di ripercuotersi, a catena, anche sugli altri aeroporti italiani, e per di più in una settimana già «calda» a causa dello sciopero proclamato per venerdì prossimo.
La situazione va avanti già da qualche giorno. La Gesap, la società di gestione dell'aeroporto Falcone Borsellino, ha sollecitato l'intervento della direzione dell'Enac. L'aeroporto, come si può immaginare, va avanti ma nella confusione più assoluta. Con il blocco dei check in e il rallentamento dei servizi a terra i ritardi sono stati abbastanza pesanti. Per non parlare dei comprensibili disagi.
Di contro ci sono le ragioni dei lavoratori della Pae Mas, in lotta per la salvaguardia del proprio posto di lavoro. I sindacati chiedono che gli organici siano garantiti, e premono soprattutto perché sia ritirata la procedura di mobilità già avviata per 50 dei 60 lavoratori della società. I sindacati non intendono mollare.

Per la Cgil quella di Ast Aeroservizi è una forma di concorrenza sleale che va bloccata sul nascere, tutelando i lavoratori delle società di handling già operanti.

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