Cultura e Spettacoli

Palermo, detenuti attori sul palco per raccontare la vita di Pio La Torre

I carcerati impegnati in un progetto di recupero hanno portato in scena un atto unico di Vincenzo Consolo dedicato al politico ucciso dalla mafia. Il teatro come strumento per abbattere le barriere

Hanno «abbattuto» tutte le barriere: quelle che ogni giorno scandiscono la loro vita di detenuti; quelle che, in carcere, separano uomini e donne; quelle che li dividono da chi sta fuori. Il mezzo, un testo di Vincenzo Consolo, «Pio La Torre, orgoglio di Sicilia», che loro hanno portato in scena con la passione e l'impegno di attori provetti. Per dimostrare che anche dentro un carcere può fiorire la speranza. E che la cultura, e il teatro in particolare, può fare crollare steccati.
Successo per i detenuti-attori, dodici in tutto, uomini e donne, che hanno messo in scena, per la regia di Gabriello Montemagno, l'atto unico dedicato dallo scrittore siciliano al politico trucidato dalla mafia il 30 aprile del 1982. «La storia di Pio La Torre - spiega Consolo - è la storia di chi, come tanti altri, ha rappresentato la nobiltà della Sicilia, la vera nobiltà dei braccianti, dei contadini, dei sindacalisti che hanno rischiato la vita per il proprio riscatto e il riconoscimento dei propri diritti».
Lo spettacolo, nella sala teatro del carcere Pagliarelli di Palermo, è stato rappresentato davanti a una folta platea di detenuti, magistrati, autorità, e ragazzi di dodici scuole. I carcerati hanno partecipato ad un apposito progetto di recupero. A promuovere l'iniziativa il centro Pio La Torre.
Soddisfatta la direttrice del carcere, Francesca Vazzana: «Spesso si accendono i riflettori solo sulla fase dell'arresto per poi dimenticarsi dell'uomo detenuto. Iniziative come questa, soprattutto se rivolte ad un pubblico giovane come quello delle scuole, sono un messaggio di riscoperta dei valori della legalità ancora più forte se proveniente da chi sconta una pena».

Molto soddisfatti anche i detenuti-attori, che alla fine dello spettacolo hanno distribuito sorrisi e autografi.

Commenti