Politica

Palermo, gli ex dipendenti della Fiera in servizio ma senza incarico

Dopo la chiusura e il crac della Campionaria gli impiegati sono pagati dalla Regione Siciliana e c'è la copertura sino a dicembre. Ma nessuno ha pensato di impiegarli in maniera costruttiva. E i lavoratori protestano: «Dateci un incarico, così ci vergogniamo»

Vedono, giorno dopo giorno, la loro dignità calpestata. Perché non è dignità andare a lavoro ogni giorno, prendere a fine mese uno stipendio, ma essere pagati per non fare assolutamente nulla. E invece, questo paradosso, lo vivono quotidianamente gli ex dipendenti della Fiera del Mediterraneo di Palermo. La Campionaria, che ha chiuso i battenti da mesi a causa di un buco di bilancio da 16 milioni di euro mai sanato, li ha lasciati prima per mesi e mesi senza stipendio e poi disoccupati di fatto. Non sono molti, in tutto neanche 40 persone, e così la Regione è intervenuta per salvarli. Ma nessuno ha affidato loro lo straccio di un incarico. Una situazione umiliante. Di qui la loro protesta, per essere utilizzati in maniera produttiva.
Un paradosso, la storia di questi lavoratori. Le loro voci, raccolte dall'edizione palermitana di Repubblica, sono drammatiche. E concordi: «Vogliamo lavorare». La situazione è dura per tutti. Ma lo è ancora di più per il gruppo - una quindicina di persone - che è stato trasferito all'assessorato regionale alle Attività produttive. Si presentano puntuali, alle 7 e 30 del mattino. E sino alle 13 e 30 leggono i giornali o stanno al computer (il portatile personale, quello a disposizione dell'ufficio non è neanche collegato alla linea telefonica), ammazzano il tempo aspettando che l'orario di servizio - anzi sarebbe meglio dire di «non-servizio» - finisca. Il tutto con la porta rigorosamente chiusa, per non farsi vedere dai lavoratori dell'assessorato. «Ma perché non ci impiegano dove possiamo servire davvero?», chiedono con forza. E gli spazi, nella pur obesa burocrazia regionale, non mancherebbero certo. Ma si preferisce lasciarli così, improduttivi. Improduttivi e nella totale incertezza per il futuro visto che gli stipendi, grazie a un emendamento dell'ultima Finanziaria, sono garantiti solo sino a dicembre. La speranza è appesa a un filo sottilissimo: il rilancio della Fiera attraverso l'organizzazione di un evento internazionale. A crederci, però, sono davvero pochi. Dopo il crac e quasi due anni di abbandono la Fiera cade a pezzi, difficile che possa essere agibile.

Insomma, il rischio è che muoia definitivamente un pezzo di Palermo come la Campionaria Internazionale.

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