Cronaca locale

Botte, testate e frustate con i cavi elettrici: i racconti horror delle donne di Caradonna

Gli investigatori che indagano sul presunto omicidio di Angela Stefani a Salemi in provincia di Trapani stanno ricostruendo la personalità di Vincenzo Caradonna

Botte, testate e frustate con i cavi elettrici: i racconti horror delle donne di Caradonna

Un uomo violento che non si creava scrupoli a picchiare le donne con cui stava. Emerge, poco a poco e con il racconto delle sue ex, la personalità di Vincenzo Caradonna, l'uomo di Salemi in provincia di Trapani, arrestato ieri perché ritenuto responsabile dell'uccisione di Angela Stefani, la compagna del tempo. Oggi i carabinieri stanno tentando di ricostruire i fatti, ma soprattutto di comprendere la personalità di quest'uomo che non aveva mai denunciato la scomparsa di Angela.

Le donne che sono state con lui sentite dagli inquirenti lo descrivono come un uomo violento, che le picchiava ripetutamente, non solo con le mani, ma anche con oggetti. In un caso è arrivato a frustare la compagna dell'epoca con dei cavi elettrici. Una donna, la prima che ha avuto una relazione con Caradonna, racconta: "Mi ha picchiata, lasciandomi parecchi lividi nel corpo". Ma questo racconto non dice tutta la verità, visto che i carabinieri stanno ricostruendo queste storie terribili grazie alle intercettazioni rilevate dalle microspie piazzate nelle auto delle donne coinvolte. E una racconta: "A me il coltello me l'aveva appizzato in gola... la morte con gli occhi ho visto... io di coltello al maresciallo non ci ho parlato...", diceva la donna. Ancora reticenze, nonostante da giorni non ci fosse più traccia di Angela e in tanti cominciassero a ipotizzare una fine tragica.

Altra testimonianza, altre violenze subite, ma taciute: "Abbiamo avuto una relazione sentimentale circa venti anni fa, quando avevo 22/23 anni. È stato violento con me ogni volta che litigavamo per qualsiasi motivo ad esempio perché lo vedevo flirtare con altre donne lui mi picchiava selvaggiamente lasciandomi lividi e altri segni. Ricordo una volta mi ruppe il setto nasale con delle testate. Non sono mai andata al pronto soccorso né l'ho mai denunciato, perché non è da me e perché voleva continuare con la relazione. Ero innamorata".

E poi un'altra donna rivela: "Mi ha massacrata. Ho visto cose brutte, ho avuto paura. Questo mi ammazza, perché se parlavo mi uccideva". Sei anni fa un altro episodio terribile. L'uomo si era scagliato contro la compagna. Prima l'aveva frustata con un cavo elettrico, poi le aveva versato del whisky sui capelli cercando di darle fuoco con un accendino. Una decina di anni fa aveva picchiato anche l'anziana di cui doveva prendersi cura come badante.

Quasi vent'anni dopo quell'episodio Caradonna è stato arrestato per omicidio.

Commenti