Cronaca locale

A Mezzojuso arrivano i commissari, il comune era stato sciolto per mafia

Il provvedimento sul comune di Mezzojuso durerà 18 mesi, la nuova commissione avrà i poteri spettanti al consiglio Comunale, alla Giunta e al sindaco

A Mezzojuso arrivano i commissari, il comune era stato sciolto per mafia

Si è insediata ufficialmente ieri pomeriggio la commissione straordinaria per il comune di Mezzojuso nel palermitano. Il piccolo paese siciliano negli scorsi mesi era finito alla ribalta delle cronache per la querelle tra l'ex sindaco e il presentatore tv Massimo Giletti. Ma non solo, perché Mezzojuso è anche il paese delle sorelle Napoli. Le coraggiose tre sorelle che hanno detto no alla vendita dei propri terreni, al confine con il comune di Corleone e che fanno gola a molti interessi mafiosi. E così dopo il provvedimento dello scorso 12 dicembre, adesso si prova a voltare pagina. Lo vuole soprattutto il paese, di poco più di 3mila abitanti, che negli ultimi tempi aveva ricevuto un'esposizione mediatica fuori controllo, lo vogliono i cittadini che vorrebbero tornare quanto prima alla normalità.


L'amministrazione comunale di Mezzojuso, sciolta per mafia qualche settimana fa, adesso è stata ricomposta con la commissione straordinaria formata da Daniela Lupo, viceprefetto vicario; Valeria Gaspari, viceprefetto e da Maria Cacciola, funzionario economico finanziario. La Commissione eserciterà i poteri spettanti al consiglio Comunale, alla Giunta e al sindaco, "nonché ogni altro potere ed incarico connesso alle medesime cariche", informa una nota della prefettura di Palermo. Il provvedimento è stato emanato dal Consiglio dei ministri lo scorso 12 dicembre "in seguito ad accertati condizionamenti da parte delle locali organizzazioni criminali". Il provvedimento emanato ieri avrà una durata di 18 mesi. Il primo passo della Commissione è stato quello di aprire una casella di posta elettronica per invitare i cittadini a segnalare disservizi, informazioni, problematiche o eventuali problemi di altro genere.

Mezzojuso non è il solo ente la cui gestione amministrativa, durante il 2019, è stata affidata ad una commissione straordinaria. Soprattutto al sud, la lista si allunga e non è da meno la Sicilia.

Oltre Mezzojuso si è intervenuti a Careri (provincia di Reggio Calabria; sciolto una prima volta nel 2012), Pachino (Siracusa), San Cataldo (Caltanissetta), Mistretta (Messina), Palizzi (Reggio Calabria), Stilo (Reggio Calabria), Arzano (Napoli; al terzo scioglimento, dopo quelli del 2008 e del 2015), San Cipirello (Palermo), Sinopoli (Reggio Calabria; già sciolto nel 1997), Torretta (Palermo; sottoposto a scioglimento nel 2005; archiviato nel 2014), Misterbianco (Catania; già tra i primi enti sciolti nel 1991), Cerignola (Foggia), Manfredonia (Foggia), Orta di Atella (Caserta; al secondo scioglimento, dopo quello del 2008), Africo (Reggio Calabria; giunto al terzo provvedimento dissolutorio, dopo quelli del 2003, successivamente annullato, e del 2014), Carmiano (Lecce), Mezzojuso (Palermo), San Giorgio Morgeto (Reggio Calabria), Scanzano Jonico (Matera), dell'Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria (sciolta anche nel 2008) e dell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro.

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