Cronaca locale

Il parcheggiatore abusivo "seriale" adesso rischia il carcere

Un 42enne palermitano rischia un anno di carcere e fino a 7 mila euro di multa, dopo essere stato sorpreso per l'ennesima volta a svolgere l'attività di parcheggiatore abusivo

Il parcheggiatore abusivo "seriale" adesso rischia il carcere

É stato multato e allontanato decine di volte perchè sorpreso a svolgere l'attività di parcheggiatore abusivo. Adesso rischia un anno di carcere. Protagonista della vicenda è un palermitano di 42 anni originario del popolare quartiere Zen.

L'uomo è stato denunciato a piede libero, dai carabinieri della stazione Crispi, dopo essere stato sorpreso per l'ennesima volta in piazza Giovanni Mameli a fare il parcheggiatore. L'uomo è stato già sanzionato ben 10 volte nel corso dell'anno per la medesima violazione. Con le nuove norme previste dal codice della strada il 42enne rischia adesso una pena dell’arresto da sei mesi ad un anno di carcere e l’ammenda da 2 a 7 mila euro.

L'ultimo blitz effettuato dalle forze dell'ordine volto alla prevenzione del degrado urbano qualche giorno fa. Gli agenti della Questura di Palermo hanno applicato due decreti di applicazione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, a carico di due parcheggiatori abusivi, padre e figlio, che sono stati giudicati "socialmente e spiccatamente pericolosi per la sicurezza pubblica". I provvedimenti, disposti su segnalazione del Questore di Palermo Renato Cortese, alla luce, sia dei diversi episodi di violazione amministrativa, sia della più grave commissione di reati che spaziano dalla molestia, alla minaccia, alla violenza privata, all’estorsione e al danneggiamento ritorsivo.

I due, inottemperanti al Daspo Urbano, hanno continuato ad esercitare l'attività di parcheggiatore abusivo, "con azioni moleste - spiegano dalla Questura - aggressive e pericolose per la sicurezza pubblica". È appunto in tale contesto di prevenzione che si inseriscono i due decreti.

Le indagini svolte dai poliziotti, hanno dimostrato la pericolosità della famiglia di parcheggiatori, che esercitavano l’attività, anche attraverso l'intimidazione e la violenza nei confronti degli automobilisti, che manifestavano l’intenzione di non sottostare alle pretese di denaro. "Padre e figlio hanno disatteso – spiegano dalla Questura – ripetutamente e volontariamente, le prescrizioni impartite dall’autorità di pubblica sicurezza, al fine di proseguire nell’attività illecità, palesando in tal modo un’ostinata avversione alle regole di civile convivenza e arrecando consistente rischio alla sicurezza e alla tranquillità pubblica".

Quella dei parcheggiatori abusivi è una delle piaghe del capoluogo siciliano. Dal centro storico fino alle borgate marinare come Mondello, passando per i parcheggi pubblici degli ospedali, dei cimiteri, non mancano i posteggiatori. E gli affari per loro vanno a gonfie vele, anche 200-300 euro al giorno nei fine settimana. E per ottenerli, non disdegnano di passare alle "maniere forti", con minacce e violenze verso il malcapitato automobilista di turno. Negli ultimi mesi però, per loro la vita si è fatta dura. Sono infatti continui i controlli e i blitz delle forze dell'ordine. Tante le denunce e i Daspi Urbani emessi.

L'ultimo in ordine di tempo, proprio quello emesso nei confronti di padre e figlio.

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