Cronache

Palombo, Cassano e Pazzini nel cassetto

(...) Un prezzo però lo avrebbero dovuto avere qualche sera fa nel porticciolo di Nervi, dove i suddetti preziosi cimeli sportivi avrebbero dovuto essere protagonisti di un’asta benefica. Un’asta, gestita dall’Unicef, il cui ricavato era destinato ai terremotati d’Abruzzo. Ma quest’asta, ahimè, non c’è mai stata.
Ma andiamo con ordine. La serata di festa è quella che è stata organizzata giovedì 6 agosto dal Municipio Levante, con l’assessore alla cultura Claudia Rovani in testa, al porticciolo e lungo la passeggiata a mare di Nervi. Una manifestazione di artisti di strada, giocolieri, danzatrici con il fuoco, ma anche pittori, writers, musicisti. E poi c’era il lato più gustoso della faccenda: la festa della focaccia con una gara tra i panificatori del territorio che, proprio al porticciolo, offrivano assaggi gratuiti a tutti. Un gran via vai di persone dalle 19 in avanti che ha fatto gongolare gli organizzatori per il successo di pubblico.
E le maglie? Passate in cavalleria. Al banchetto dell’Unicef l’asta non c’è mai stata. Naturalmente la cosa non è piaciuta soprattutto a chi si è dato un gran daffare per averle quelle maglie firmate: Simone Di Maria, consigliere Pdl del Municipio Levante (per giunta genoano), è assai dispiaciuto. «Grazie ad una carissimo amico della Sampdoria ho ottenuto le maglie e pensavo che dall’asta avremmo ricavato un bel gruzzolo per aiutare i terremotati. Ma quando il giorno dopo la festa ho chiesto all’Unicef quanto aveva fruttato la vendita, il presidente provinciale Franco Cirio mi ha risposto che l’asta non era stata fatta». Cirio ha accampato qualche scusa, sostenendo che al momento opportuno non c’erano persone, che la manifestazione non era stata adeguatamente pubblicizzata. «Mi pare strano - ribatte Di Maria - visto che l’Unicef si era posizionata proprio vicino al luogo doveva veniva distribuita la focaccia gratis».
Ma il consigliere non vuole entrare in polemica. «Quello che più mi dispiace è che le persone siano rimaste deluse. Così garantisco che le maglie dei tre sampdoriani (che al momento ha ancora in mano l’Unicef) saranno assolutamente poste all’asta. Mi impegno fin da questo momento a dare comunicazione della data, del luogo dell’ora o tutt’al più del sito web dove si svolgerà. Ma le maglie blucerchiate saranno vendute e i soldi recapitati alle popolazioni terremotate d’Abruzzo».

Parola di genoano.

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