da Modena
Pavarotti «non è un forestiero in questa cattedrale, cantava nel gruppo dei ragazzi della cattedrale mentre il padre già faceva parte del coro degli adulti». Cosa resterà di lui - si è chiesto larcivescovo di Modena Benito Cocchi durante lomelia - «quando si spegnerà lemozione di questi giorni? Pavarotti resterà sempre una bandiera di questa città». E ancora: «Modena sarà fedele alla sua memoria, saprà mantenere alta la bandiera di questo suo figlio, una bandiera che invita ad amare il bel canto, sulla scia della solidarietà e dellamicizia». Unomelia calda, affettuosa che, allinizio, non ha mancato di precisare che «i funerali non sono unesaltazione del defunto» e che «vengono concessi dalla Chiesa a chi non li rifiuta esplicitamente». Unosservazione intesa a precisare il rapporto tra un personaggio molto popolare ma discusso per il suo clamoroso divorzio dalla prima moglie e la Chiesa stessa.
Dal Vaticano il cardinal , segretario di Stato del Vaticano, ha inviato un telegramma allarcivescovo di Modena che ha officiato il rito funebre. «Appresa triste notizia scomparsa tenore Luciano Pavarotti - dice il telegramma - sommo Pontefice esprime sentimenti di cordoglio per dipartita grande artista e con suo straordinario talento interpretativo ha onorato il dono divino della musica. Nellaffidare sua anima alla misericordia di Dio, Santo Padre invoca per familiari et quanti lhanno avuto caro sostegno speranza cristiana che sola può lenire dolore per grave perdita et invia a lei et partecipanti rito esequiale confortatrice benedizione apostolica».
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