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Papa Wojtyla, è ufficiale: guarì la suora francese C'è il sì alla beatificazione

L'ultimo scoglio è superato. La Congregazione delle cause dei santi ha approvato il miracolo di Woytila: guarì una suora francese dal morbo di Parkinson. La beatificazione potrebbe avvenire già nel prossimo autunno

Papa Wojtyla, è ufficiale: 
guarì la suora francese 
C'è il sì alla beatificazione

Anche l’ultimo scoglio è superato. I cardinali e vescovi della Congregazione delle cause dei santi si sono ritrovati ieri mattina e hanno esaminato e approvato il miracolo attribuito all’intercessione di Giovanni Paolo II: la guarigione della suora francese dal morbo di Parkinson. Ora manca solo la firma finale di Benedetto XVI. La beatificazione potrebbe avvenire già in primavera o il prossimo ottobre.
Qualche giorno fa il Giornale aveva rivelato che prima della fine del 2011, con la massima riservatezza, gli specialisti della consulta medica della Congregazione dei santi presieduta dal professor Patrizio Polisca, aveva approvato il presunto miracolo, definendolo una guarigione scientificamente inspiegabile. Qualche settimana dopo il dossier sul miracolo era stato esaminato e approvato anche dai teologi del dicastero. Mancava il terzo e ultimo via libera, quello dei cardinali, che hanno a loro volta dato l’ok senza difficoltà e - secondo alcune indiscrezioni - senza voti contrari.
Anche alla riunione di ieri non è stata data alcuna pubblicità, perché la notizia del fatto che Giovanni Paolo II sarà proclamato presto beato sarà ufficiale soltanto nel momento in cui il cardinale Angelo Amato, Prefetto delle cause dei santi, presenterà il dossier sul miracolo a Benedetto XVI, chiedendo la promulgazione dell’ultimo, definitivo decreto.
Come si ricorderà, l’anno scorso il processo sul miracolo - quello sulle virtù eroiche si è già concluso nel dicembre 2009 - aveva subito un certo rallentamento. La Congregazione ha voluto esaminare bene ogni possibile obiezione e affidarsi a diversi periti. Ora però il susseguirsi delle riunioni dà l’idea di un’accelerazione.
Già il giorno dei funerali, alla fine dei quali alcuni gruppi di fedeli organizzati srotolarono i famosi striscioni con la scritta «santo subito», l’allora cardinale Ratzinger fece un’omelia commovente, chiedendo a Giovanni Paolo II di benedire tutti dalla finestra del cielo. E da Papa, il 2 aprile 2008, ricordando il terzo anniversario della morte del predecessore, ha detto: «Egli nutriva una fede straordinaria» in Cristo risorto, e «con lui intratteneva una conversazione intima, singolare e ininterrotta. Tra le tante qualità umane e soprannaturali, aveva infatti anche quella di un’eccezionale sensibilità spirituale e mistica. Bastava osservarlo quando pregava: si immergeva letteralmente in Dio».

In molti considerarono queste parole come un preannuncio di beatificazione.

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