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Parte la corsa per i sottosegretari: oltre 130 candidati per 45 posti

Il governo giallorosso ha incassato la fiducia anche al Senato e ora è pronto a partire. Ma la guerra delle poltrone dei sottosegretari sta agitando (non poco) i 5Stelle

Parte la corsa per i sottosegretari: oltre 130 candidati per 45 posti

Incassata la fiducia, parte una nuova corsa alle poltrone. Quelle dei sottosegretari che saranno definite nei prossimi giorni. Anche se il premier Giuseppe Conte ha fretta: "Domani sarebbe buono riuscire completare la lista della squadra dei sottosegretari per poter partire ed essere attivi quanto prima", ha detto da Bruxelles dove ha incontrato Ursula von der Leyen e Donald Tusk.

Il braccio di ferro più intenso sarebbe all'interno dei 5 Stelle: parlamentari ed ex ministri non vorrebbero rinunciare a un posto di spicco e ieri Luigi Di Maio avrebbe chiesto una rosa di candidati tra cui scegliere. In particolare - sottolinea l'agenzia Adnkronos - i grillini vorrebbero lasciare una poltrona a Elisabetta Trenta. Magari quella del sottosegretario all'Interno.

Si parla di oltre 130 candidati per circa 45 posti (5 viceministri e una quarantina di sottosegretari). Al mosaico delle nomine manca ancora un accordo per i Ministeri dell'Interno, Economia, Infrastrutture, Sviluppo economico e l'attribuzione della delega per l'editoria. Sarebbero una ventina le deleghe che "spetterebbero" ai 5 Stelle. L'ultima parola - almeno sul fronte grillino - spetta comunque a Di Maio, anche se sembra che anche su questo sia nato un braccio di ferro con Vincenzo Spadafora. Dall'altro canto anche il Partito democratico sarebbe in fermento. Qui a scegliere è il capo delegazione Dario Franceschini, ma il metodo sarebbe quello delle "correnti". E in particolare c'è da capire quanti dei 18 posti che spettano ai dem finiranno in mano ai renziani. "Se saranno cinque il governo durerà", pronostica un senatore al Corriere.

Da Palazzo Chigi precisano che i "presunti scontri sulle deleghe della presidenza del Consiglio, a congetture su dimissioni e a illazioni su fratture tra ministri e sottosegretari" sono "ricostruzioni totalmente false e prive di alcun fondamento".

Ma la corsa è iniziata. Per il Pd sembrano sicure le nomine dei viceministri Marina Sereni (Esteri), Antonio Misiani (Economia), Anna Ascani (Istruzione), mentre i 5 Stelle vorrebbero piazzare Francesco D'Uva (Cultura o Interni), Laura Castelli (Economia), Stefano Buffagni (Infrastrutture). Tra i sottosegretari i dem vogliono pescare Emanuele Fiano (Interno), Roberto Morassut (Roma capitale), Gian Paolo Manzella (Affari europei o Innovazione), Andrea Martella (Editoria), Lia Quartapelle, Walter Verini. Tra i grillini sembrano certi Giancarlo Cancelleri (Infrastrutture), Vittorio Ferraresi (Giustizia), Luca Carabetta (Mise), Carlo Sibilia (Interno), Manlio Di Stefano (Esteri).

A Liberi e uguali spetterebbe l'Ambiente con Rossella Muroni (Ambiente).

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