Cronaca locale

Parte Filmaker, video sociali e creativi

La rassegna fino al 3 dicembre, proiezioni allo spazio Oberdan e allo Gnomo. Omaggi a Soldati e alla Dadamaino

Carlo Faricciotti

Edizione numero 26 di Filmmaker, festival internazionale di cinema e video, quella che parte oggi per prolungarsi fino al 3 dicembre nelle due sedi dello Spazio Oberdan e del Cinema Gnomo. Promossa da ministero dei Beni Culturali, Provincia e Comune, Regione e altri enti e istituzioni, la manifestazione, «nata dal basso, come altre in questa città, una caratteristica tipicamente milanese» come sottolineato dal direttore Silvano Cavatorta, presenta un programma spalmato su 5 sezioni. Il Concorso internazionale, dedicato ai temi del lavoro e del sociale; Paesaggi Umani, 7 film di autori giovanissimi che raccontano Milano e la Lombardia, co-prodotti da Filmmaker, dal settimanale del no profit Vita, Kodak e Comune di Sesto; FuoriFormato, film-saggi, corti e altri prodotti «extra-vaganti», come il video-incontro tra il fotografo Gabriele Basilico e la regista Marina Spada o gli omaggi a Mario Soldati autore tv e alla pittrice Dadamaino; Luoghi del femminile, sezione realizzata in collaborazione con Train de vie-Associazione per lo Sviluppo della Donna e destinata appunto al cinema femminile; la Retrospettiva, quest’anno dedicata al documentarista austriaco Ulrich Seidl, che sarà anche a Milano, l’1 dicembre, allo Gnomo, per un seminario a pagamento (10 euro, per aderire fmkmi@tiscali.it oppure 02-3313411 ). Accanto a realtà come MilanoFilmFestival o Invideo, La città si conferma fucina della produzione indipendente, tanto che in sede di conferenza l'assessore alla Cultura della Provincia, Daniela Benelli, ha auspicato la nascita di una «cabina di regia per tutte le attività produttive, per migliorare e sostenere la capacità espressiva del cosiddetto “nuovo cinema milanese”. Milano può diventare il comparto ricerca e sviluppo del cinema e della televisione italiani».

Un obiettivo condiviso dall’assessore al Tempo libero del Comune, Giovanni Terzi, che nel ricordare il prossimo varo del Milano Doc Festival, destinato a mettere in mostra la produzione documentaristica, ribadiva che «Milano punta molto sui giovani autori anche grazie a una vocazione produttiva che altre città non hanno».
Filmaker, fino al 21 all’Oberdan e al cinema Gnomo, ingresso libero

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