Cronaca locale

Parte il Macef dei record: esposti un milione di pezzi

In mostra fino a lunedì a Rho tutte le novità per l’arredamento, i regali e l’oggettistica per la casa

Giorgio Scaglia

Esordio di Macef nel nuovo polo fieristico di Rho ed è subito ressa di visitatori. La grande «sagra» dell’arredamento, dei regali e dell’oggettistica per la casa riservata agli operatori del settore è iniziata ieri e si chiuderà lunedì con il consueto elenco di cifre record. Spalmata in tutti i padiglioni disponibili, la manifestazione sembra ancora più grande e più estesa di quanto non fosse negli angusti spazi della vecchia fiera: vederla tutta in un giorno è quasi impossibile, ne servono almeno due, sempre a patto di avere buone gambe e tanto tempo a disposizione.
Più di 1 milione gli oggetti esposti: al padiglione 4 furoreggia l’arredamento stile etnico e si vedono cose molto particolari come certe enormi teiere col beccuccio a forma di drago, sufficienti a dissetare un reggimento. Grandi e sgargianti anche i vasi color arancio, suggestive le lampade in abaca, una fibra naturale impastata con resina, resistente e leggerissima. Non mancano statue di Budda e ambienti orientaleggianti a cui si accede da antichi portali rossi. Al padiglione 3 ci sono i complementi di arredo: piatti incisi con tanti cuori per celebrare San Valentino, piatti con foto di rose per la festa della mamma, bicchieri e bottiglie colorati, grandi candelabri forse più adatti a funzioni religiose che a intime cenette a due. Trionfa il gigantismo: accanto a tanti suppellettili in vetro riciclato ecco delle pepire in legno alte un metro, per aromatizzare in pochi minuti un elefante al forno.
Ai padiglioni 5 e 6 sono di casa vetri, ceramiche e amenità varie e solo qui si passa dall’oggetto di design avanzato al kitch più fragoroso. Molto belle le scatole in legno con un kit completo per stappare le nostre preziose bottiglie, più imbarazzanti certe grosse sculture in vetro colorato di pesci, cavalli e uccelli in volo la cui collocazione in casa risulta decisamente impegnativa. Non facile nemmeno trovare una parete su cui appendere gli enormi specchi visti in uno stand o a cui appoggiare i grandi orologi a pendolo in stile bizantino notati poco oltre. Prodotti particolari, come le statue romane a grandezza naturale, probabilmente realizzati pensando ai mercati stranieri, tedesco e medio orientale in specie, dove sono molto apprezzati. Al padiglione 10 c’è il meglio dell’artigianato nazionale con un trionfo di maioliche, terrecotte e porcellane dai colori accesi e particolarmente allegri. Anche qui non si risparmia sulle dimensioni come dimostra una vera a propria «giara» alta come un uomo, simile forse a quella in cui lo Zirafa rinchiuse Zì Dima Licasi, nella celebre novella pirandelliana.
Per chi guarda avanti, ecco «Festivity», il salone degli addobbi natalizi, del gioco, del giocattolo, del carnevale e delle decorazioni per le feste, che fino a martedì occupa i padiglioni 16 e 20, con 179 aziende su un'area di 16.

000 metri.

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