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Parte da Torino e cambierà l'Italia: ecco la rivoluzione 5G firmata da Tim

Bari e Matera prime città coperte nel 2019. Intanto si viaggia a 1 Giga per secondo

Esiste uno Stato che è già nel futuro: è a San Marino infatti che TIM, dopo la città di Torino, ha avviato la sperimentazione del 5G, ovvero la rete ultraveloce che l'azienda sta approntando per accelerare nello sviluppo delle connessioni avanzate. In pratica la Repubblica del Titano diventerà la prima nazione completamente 5G del mondo e per far questo il progetto prevede l'aggiornamento della rete esistente verso il 4.5G prima dello step successivo. Verso dove?

I numeri parlano chiaro: l'impegno di Tim per ammodernare le reti esistenti vede una road map con traguardi scanditi nel breve tempo. Tutto è cominciato nel 2014 con il primo step, ovvero con il lancio commerciale - primo operatore in Italia della tecnologia LTE Advanced che ha consentito il raggiungimento di 225 Mbps in downlink dai dispositivi mobili. Nel 2015 poi si è passati ai 300 Mbps per singola connessione (avvenuto a Roma in occasione del Giubileo), elevati a 500 Mbps lo scorso dicembre - primato europeo tra tutti i carrier - e poi ai 700 Mbps in download (e 150 Mbps in upload) in LTE 4.5G nello scorso aprile. Insomma: una corsa travolgente, per una rete veloce messa a disposizione commercialmente da luglio a Torino, Milano, Roma, Napoli, Palermo, Taormina e Giardini Naxos, e supportata dagli smartphone Sony XZ Premium che montano il chipset Qualcomm Snapdragon 835 di ultima generazione.

Ovviamente non è finita qui, ed anzi TIM, con un primato mondiale, è arrivata Milano fino alla barriera del Giga per secondo in download utilizzando la tecnologia LTE Licensed Assisted Access (LAA) che aggrega 20MHz di banda licenziata TIM LTE 1800MHz con 60MHz contigui di banda non licenziata a 5GHz.

La tecnologia LAA è particolarmente efficace per la copertura di hot spot (negozi, stadi, centri commerciali, piazze, parchi) e sarà progressivamente estesa da TIM nell'ambito del piano «small cell», dispositivi di piccole dimensioni e a bassa potenza in grado di ottimizzare la copertura radio in aree molto affollate minimizzando l'impatto visivo ed ambientale. La prima sperimentazione viene condotta con Ericsson, Qualcomm ed Asus, la cui nuova generazione di smartphone garantirà il lancio del servizio commerciale, in grado di raggiungere la velocità fino a 1 Gbps in download e fino a 130 Mbps in upload.

Si parla dunque di innovazione assoluta, garantita dall'Open Lab di Torino di TIM per ricerca e innovazione aperto a clienti, aziende, partner e istituzioni: a oggi, le collaborazioni già avviate riguardano il metering per la distribuzione del gas e dell'acqua, il parcheggio intelligente e la mobilità elettrica, lo smaltimento efficiente dei rifiuti, l'illuminazione pubblica e la videosorveglianza evoluta.

Questi aspetti tecnologici, sanciscono il primato di TIM che intanto ha già fatto partire con l'aggiudicazione del bando del MISE - in collaborazione con Fastweb e Huawei e altri 52 realtà imprenditoriali nazionali e estere tra pubblica amministrazione, partner tecnologici e industriali - il progetto che prevede la copertura in 5G di Bari e Matera entro il 2019: l'iniziativa consentirà di realizzare a Bari uno dei primi porti 4.0 d'Italia, con una gestione più efficiente della logistica e dei trasporti; mentre a Matera, capitale europea della cultura 2019, si punterà sulla virtualizzazione e ricostruzione 3D di siti archeologici e musei.

Ma questo è solo l'inizio dell'impegno di TIM per rendere anche l'Italia un Paese sempre più tecnologicamente avanzato. GDBer

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