Cronache

Pasta, regina della tavola nel dubbio meglio integrale

Oltre la metà degli italiani predilige il grano non raffinato. Tutti i vantaggi del cereale intatto

Pasta, regina della tavola nel dubbio meglio integrale

Se ne trovano sempre più pacchetti, di ogni marca. Quello che una volta era un consumo di nicchia, la pasta integrale, oggi è diventata una (sana) abitudine per uno su due. Il 53% degli italiani privilegia lo spaghetto integrale.

Lo rivela una ricerca Doxa realizzata per Aidepi, l'associazione delle Industrie del dolce e della pasta, precisando che le maggiori consumatrici sono ragazze giovanissime, hanno meno di 24 anni e risiedono al Nord. Più cereali scuri a tavola, dunque: è una moda o una sana abitudine? Non ha dubbi Francesco Garritano, nutrizionista e responsabile della Dieta Gift per il sud Italia: «È un'abitudine salutare. Chi sceglie di mangiare sano privilegia le tre componenti (fibre, sali minerali e proteine) che nel processo di raffinazione, tipico della pasta bianca, si perdono. Il cereale integro mantiene il guscio e il germe del chicco; al contrario la raffinazione scarta guscio e germe lasciando solo la terza parte del chicco, l'endosperma, ricca di amido».

Quali sono i benefici del mangiare integrale? «Si assumono più fibre. Ma soprattutto si mantiene la cosiddetta calma insulinica. Ossia si evita che, nelle ore che seguono il pasto, il corpo subisca le fluttuazioni della glicemia che danno sonnolenza, provocano un bisogno smodato di mangiare e scatenano l'infiammazione corporea, anticamera di molte malattie, dal diabete alle malattie cardiovascolari. È anche il carboidrato d'eccellenza per chi vuole perdere peso».

A chi è controindicata? «A chi è allergico al nichel e a chi assume anticoagulanti, per la presenza della vitamina K. Poi vi sono alcune patologie gastrointestinali per le quali la sconsigliamo. È adatta alle persone anemiche per il contenuto di ferro e agli anziani. Insomma, è il modo di mangiare di una volta, prima dell'avvento delle macchine per la raffinazione delle farine».

Secondo l'indagine Doxa-Aidepi, il 25% degli italiani acquista la pasta integrale pensando che faccia bene. E i vantaggi descritti sono proprio quelli che i nutrizionisti hanno presentato a Expo 2015 con il documento di consenso scientifico «Healthy Psta Meals»: i piatti a base di cereali a basso contenuto glicemico contribuiscono a tenere sotto controllo i livelli di glucosio nel sangue e il peso in chi è sovrappeso. «La crescita dei consumi di pasta integrale è la prova che c'è una pasta per tutti, i consumatori scelgono la più adatta al loro gusto e alle loro esigenze - ha affermato Paolo Barilla, presidente Aidepi - Il 99% degli italiani consuma pasta. Non dimentichiamo che anche la pasta tradizionale è amica del benessere e rappresenta un cardine della dieta mediterranea». Secondo il nutrizionista e gastroenterologo Luca Piretta, occorre anche ricordare che «dobbiamo inserire più fibre nella nostra alimentazione e non accontentarci solo della pasta integrale». Per raggiungere i 30 grammi di fibre al giorno raccomandati puntiamo anche su frutta e verdura.

Oltre che sugli abbinamenti di queste ultime con la pasta».

Commenti