Roma

Da «pastore» di 400 anime a portavoce dei vescovi

Vallepietra è un piccolissimo paese, di neanche quattrocento abitanti, incastonato nel cuore del parco regionale dei Monti Simbruini, famoso più che altro per la presenza del santuario della Santissima Trinità, raggiunto ogni anno da decine di migliaia di pellegrini, ma soltanto da primavera all’inizio dell’autunno, perché poi Vallepietra è difficilmente raggiungibile per le abbondanti nevicate.
In questo paese, che la leggenda vuole fondato da Nerone e che appartiene dal punto di vista amministrativo alla provincia di Roma ma da quello ecclesiastico alla diocesi ciociara di Anagni-Alatri, per dodici anni ha esercitato il giovanissimo parroco don Domenico Pompili, mandato nella minuscola comunità pochi mesi dopo l’ordinazione sacerdotale.
Per dodici anni don Domenico ha fatto anche un bel po’ di pendolarismo, tra la sua parrocchia (comunque sempre presente per le funzioni del sabato e della domenica) e la curia di Anagni, nella segreteria dell’allora vescovo Belloli.
E a Vallepietra, come del resto ad Alatri dove don Domenico è stato successivamente parroco della cattedrale, un po’ tutti hanno fatto festa dopo aver appreso che don Domenico l’altro ieri è stato nominato portavoce della Conferenza Episcopale Italiana, in sostituzione di monsignor Giuliodori, appena ordinato vescovo e inviato a Macerata.
Per il giovane sacerdote originario di Acuto, altro piccolo paese della diocesi anagnina, si profila dunque un compito niente affatto facile, viste le recenti polemiche che stanno attraversando i rapporti della Chiesa italiana con il mondo laico e con una buona parte dei mass media. E proprio con i mass-media don Pompili avrà a che fare, tanto più che la dizione esatta per il portavoce della Cei è quella di direttore dell’ufficio nazionale delle comunicazioni sociali.


Un mondo che ha sempre affascinato questo sacerdote, non soltanto in quanto direttore del mensile diocesano, ma perché da circa un anno, trasferitosi in pianta pressoché stabile a Roma, ha il compito di curare come consulente buona parte della programmazione di Sat 2000, la televisione dei vescovi.

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