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Il Pd: "Lo sciopero generale? Ora è prematuro"

Enrico Letta sullo sciopero generale: "Valuteremo. Per ora è prematuro parlarne". Vasco Errani, presidente della conferenza delle Regioni: "La manovra presentata pesa per oltre il 50% sul comparto delle Regioni". Per questo chiediamo "di aprire un confronto serrato con il governo"

Il Pd: "Lo sciopero generale? Ora è prematuro"

Roma - "Valuteremo. Per ora è prematuro parlarne. Non c’è nemmeno la data". Enrico Letta, vicesegretario del Pd, risponde così quando gli viene chiesto quale sarà l’atteggiamento del partito verso lo sciopero generale annunciato dalla Cgil contro la manovra del governo. "Noi -aggiunge- rispettiamo l’autonomia delle parti sociali, si a di chi ha deciso in così breve tempo di proclamare lo sciopero, sia di chi non dà una valutazione negativa della manovra. E comunque la prima responsabilità del più grande partito di opposizione è in Parlamento dove avanzeremo le nostre proposte".

Regioni: "Manovra insostenibile" "La manovra economica è insostenibile" perché "nei fatti pesa più del 50% sulle Regioni". Lo ha spiegato il presidente della conferenza delle Regioni, Vasco Errani, illustrando il documento approvato oggi in cui si chiede "di aprire un confronto serrato con il governo" per modificare il provvedimento. Le Regioni e le Province autonome, si legge nel documento, "confermano la volontà di fare la propria parte nella manovra per far fronte all’attuale crisi secondo il principio di equa ripartizione tra i diversi livelli istituzionali della Repubblica e per questo giudicano insostenibile la manovra presentata che pesa per oltre il 50% sul comparto delle Regioni".

Proposte al governo Quindi "chiedono di aprire un confronto serrato con il governo sulla base di proposte che le Regioni avanzeranno nelle prossime settimane per ottenere cambiamenti della manovra tali da riequilibrare il contributo dei vari livelli di governo e la conferma degli impegni assunti dal governo sui Fas delle Regioni".

Epifani conferma lo sciopero La Cgil conferma di andare verso lo sciopero generale contro la manovra finanziaria varata dal governo perché la stessa, secondo il segretario generale Guglielmo Epifani, "non fa equità e riforme".

Interpellato dai giornalisti al termine dell’assemblea di Confindustria, Epifani ha comunque detto che "La Cgil è intenzionata a discutere" con il governo di "sviluppo e occupazione".

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