Politica

Pdl: a fine mese nascerà "Riformismo&libertà", la fondazione di Cicchitto

Farà da controcanto alla finiana Farefuturo. Il capo dei deputati del Pdl: «Faremo un lavoro di elaborazione a tutto campo, un serio contributo di conoscenze e di proposte»

Il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, avrà una Fondazione. A fine mese nascerà "Riformismo&libertà"», una fondazione politico-culturale pensata e voluta dallo stesso capogruppo del Pdl alla Camera. C'è chi legge la nascita di questo nuovo organismo in funzione anti correntizia nel Pdl, «contro Farefuturo», «contro Il Secolo d'Italia», una mossa «anti-Fini». Una fondazione volta a creare «uno spazio dove laici riformisti, liberali e cattolici moderati possano confrontarsi». Il 13 novembre, alle 11, nella sala del Mappamondo alla Camera Cicchitto terrà una conferenza stampa per presentare la nuova creatura che nel consiglio di amministrazione vede Francesco Forte, Sandro Fontana, Francesco Perfetti, Giovanni Somogi e Giuliano Cazzola. «Esiste la ragionevole speranza che con la sua nuova fondazione» Fabrizio Cicchitto voglia fare «un lavoro di elaborazione a tutto campo, portando anch'egli in dote al Pdl e più in generale alla politica italiana un serio contributo di conoscenze e di proposte». Lo scrive il direttore scientifico della Fondazione FareFuturo Alessandro Campi in un corsivo sulla testata on line Ffwebmagazine, dal titolo "Speriamo non sia una fondazione contro", a proposito della fondazione Riformismo & Libertà che fa capo al presidente dei deputati Pdl, che sarà presentata nella sala del Mappamondo della Camera il 13 novembre. Campi, però, messo sull'avviso da quanto scritto da 'Liberò secondo il quale essa nascerebbe allo scopo «di ribattere, colpo su colpo, alle invettive finiane di Farefuturo e del Secolo d'Italià» si augura che non sia così, perchè sarebbe «un intendimento piuttosto misero». Fortunatamente, sottolinea Campi, Cicchitto «è un berlusconiano che ha letto molti libri e che ha alle spalle una lunga esperienza politica, che dunque conosce bene i limiti intrinseci del berlusconismo e la complessità dei problemi con i quali, da qui ai prossimi anni, questo mondo dovrà misurarsi». Anche perchè «a un centrodestra senz'anima e senza idee, che non si dà pensiero del proprio futuro, servirebbero appunto un'anima forte e molte buone idee, non una falange di censori custodi di un'ortodossia ideologica che nel Pdl semplicemente non esiste». Alla fine il politologo avverte: «Se poi si dovesse scoprire che la sua reale ossessione sono davvero e soltanto i finiani, da contrastare a ogni passo, buona fortuna lo stesso e ancora un benvenuto affettuoso.

Ma sappia, purtroppo per lui e per i suoi collaboratori, che rischia di arrivare buon secondo: c'è già il 'Predellinò - e ho detto tutto - che si è dato una missione di così alto e nobile respiro».

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