Economia

Pedemontana veneta, via ai lavori

Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha iniaugurato i cantieri di Santa Croce a Romano d'Ezzelino. Sei anni per completare il tracciato di quasi 100 chilometri, via dalla viabilità ordinaria circa 48mila veicoli al giorno

La prima pietra sarà posata a Villaverla (Vicenza) perché è il tratto dove si inizia a lavorare nei cantieri, ma il via ufficiale alla realizzazione della nuova superstrada Pedemontana Veneta è stato fatto scattare dal presidente del Veneto, Luca Zaia, dai cantieri di Santa Croce di Romano d’Ezzelino, dove è stato allestito il campo base per la nuova arteria veloce lunga quasi 100 chilometri, che ospiterà 200 operai e tecnici.

"Vi consegniamo e vi affidiamo il Veneto - ha detto Zaia a Matterino Dogliani, presidente di Sis, il consorzio di imprese incaricato dell’opera - questo è il territorio del rigore e della parola".

"Se potessimo fare da soli, disponendo delle tasse che già paghiamo, il Veneto sarebbe molto migliore di quello che è. La Superstrada della quale poniamo la prima pietra è, da questo punto di vista, esemplare. L’idea ha quasi un quarantennio di vita, ma la realizzazione parte, dopo quasi un quindicennio di ordinaria burocrazia, a dispetto della valenza internazionale del tracciato. Ricordo che il Veneto è l’incrocio tra il Corridoio I e il Corridoio V, ed è quindi qui che si fa l’Europa che serve e che ci piace", ha aggiunto Zaia. "La situazione odierna del nostro Paese ci dà la possibilità di essere un campo di prova per il futuro, dal punto di vista istituzionale e della coesione sociale. La Superstrada Pedemontana Veneta è una delle tante opere delle quali abbiamo bisogno per consolidare il nostro impegno allo sviluppo e il ruolo chiave in una economia internazionalizzata delle quale vogliamo essere protagonisti, forti della nostre capacità e del nostro storico ruolo di cerniera tra i popoli. Noi queste opere le vogliamo e dobbiamo fare, perché ragioniamo per le future generazioni, a partire da quelle di mitigazione del rischio idraulico del nostro territorio". "Per realizzarle servono soldi, molti soldi. Ci basterebbero in realtà gli euro delle nostre tasse. Ma facciamo parte di un sistema che si chiama Italia – ha ribadito Zaia – e dobbiamo concorrere con quote di solidarietà e sussidiarie a favore di quelli che hanno difficoltà a vivere, e che spesso sprecano. Allora per prima cosa eliminiamo gli sprechi. Poi costruiamo assieme le condizioni perché il nostro sistema sociale e imprenditoriale, e tutti coloro che vogliono fare la loro parte sul territorio e rimboccarsi le maniche, possano farlo per il bene comune", ha concluso il governtaore del Veneto.

"Abbiamo già in fase di approvazione il secondo lotto esecutivo tra Bassano e Breganze - ha annunciato da parte sua il commissario governativo all’arteria, Silvano Vernizzi - entro febbraio dell’anno prossimo tutto il progetto esecutivo sarà approvato". Tecnici e autorità hanno confermato in sei anni il tempo della realizzazione dell’opera, che toglierà dalla viabilità ordinaria attuale 48 mila veicoli al giorno.

"Il duplice valore di quest’opera va intesa sia come asse stradale di valenza locale, che va a servire tutta la fascia Pedemontana vicentina e trevigiana, tra le più preziose e industrializzate d’Italia, sia come via di collegamento verso l’Est, inserita di fatto come parte nord del Corridoio V", ha ricordato ancora Silvano Vernizzi "La Superstrada Pedemontana Veneta – ha aggiunto – è un’opera che cerca di impattare il meno possibile sul territorio, nascondendosi e non alterando il paesaggio, attraverso trincee e gallerie, sia naturali che artificiali, che diminuiscono sensibilmente la percettività dell’arteria stradale". "E’ stato, inoltre, condotto un intenso lavoro di confronto – ha concluso Vernizzi – con tutti i Comuni interessati dall’intervento con l’accoglimento di numerose richieste compensative: questo lavoro ha portato al parere favorevole di tutti i Comuni, escluso uno, in sede di Conferenza di servizi sul progetto definitivo".

Sul sito della Regione Veneto, video e interviste sulla Pedemontana

Commenti