Cronache

A Pegli la torre c’è, ponte e strada no

Se la carta canta, Alessio Piana, consigliere comunale addirittura strilla. Perfino lui, leghista pacato, replica deciso all'evidente inadempienza del Comune. Accusa la maggioranza di considerare «aria fritta i contenuti delle delibere del consiglio comunale», ossia l'atto amministrativo più importante e vincolante di ogni Comune. Il tutto per «tutelare gli interessi di una grande azienda di distribuzione da sempre vicina a questa maggioranza» accusa Andrea Agostini, storico rappresentante di molteplici comitati cittadini che ora chiede almeno qualche dimissione. Quale azienda? Coop Liguria. La Lega Nord al completo con Piana, il segretario provinciale Edoardo Rixi e il consigliere municipale Alez Bazzigalupi lancia un comunicato di fuoco. Ma anche il consigliere Gianni Bernabò Brea (An) giovedì scorso ha presentato un ordine del giorno a palazzo Tursi.
Il problema nasce dalla realizzazione della torre Elah a Pegli, opera in cui nascerà una nuova Coop, e opera assai contestata da abitanti e cittadini. In occasione dell’approvazione del progetto furono richiesti dal consiglio (su pressioni anche della sinistra radicale) lavori vincolanti alla realizzazione della «torre», come la realizzazione di una nuova strada sulla sponda sinistra del torrente Varenna e di un ponte indispensabile per migliorare la viabilità di un’area già congestionata. «Oneri di urbanizzazione pari a circa 2,5 milioni di euro a carico del privato, che però la precedente maggioranza ha utilizzato anche per altre strutture come asili e scuole materne» spiega l'assessore ai Lavori pubblici Mario Margini.
Giovedì scorso il colpo di scena: la giunta Vincenzi propone una delibera in cui cancella tutte le «conditio sine qua non» dei consiglieri. E la maggioranza ha approvato «con il tacito assenso di quei partiti di maggioranza che in passato vantavano il merito di aver imposto impegni e prescrizioni» accusano i leghisti. Infatti, non solo nulla è stato fatto, nonostante la strada e il ponte fossero indicati prioritari nel piano degli investimenti 2003/2005, ma non sono partite neppure le gare d'appalto.
«Se l’opposizione si arrabbia non ha tutti i torti - ammette Margini - perché il Comune non ha fatto quello che doveva fare». Poi scarica la responsabilità sulla precedente amministrazione in cui Margini, però, era sempre assessore. «Ora non potevamo fare altro perché il privato (Coop, ndr) ha rispettato gli impegni presi e noi non possiamo penalizzare un’impresa senza contare che in caso di contenzioso dovremmo sborsare un cospicuo risarcimento». «Ammettere errori non significa manlevarsi dalle proprie colpe» replica Piana, mentre Margini promette di dare ugualmente in appalto il lavoro per il ponte entro novembre 2008 e di fare il possibile per finanziare la nuova strada.
Ora però, la nuova Coop può aprire: l'inaugurazione è fissata domani alle 10.30.

E già nel pomeriggio leghisti e cittadini sono pronti per un massiccio volantinaggio e la prima viva contestazione.

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