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Pensioni, la Consulta "sbugiarda" Renzi: "Non dovevamo avvertirlo della sentenza"

Malumore tra i giudici che hanno bocciato parte della legge Fornero: "Dovevamo forse interloquire con palazzo Chigi e avvertire chiedendo che la cosa restasse riservata? Ma per favore"

Pensioni, la Consulta "sbugiarda" Renzi: "Non dovevamo avvertirlo della sentenza"

"La Consulta non ha valutato il buco creato sulle pensioni", accusa Pier Carlo Padoan. Ma i giudici non si lasciano intimidire: "La Corte non si può occupare della finanza pubblica, noi ci occupiamo che le leggi rispettino il dettato costituzionale, il ministro Padoan ha semplicemente torto e, appunto, parla a vento…", dice all'Huffington Post una fonte del palazzo.

Da giorni Matteo Renzi si lamenta perché ha saputo della sentenza dalle agenzie di stampa, quando cioè era troppo tardi per tenerne conto nel Def. "Dovevamo forse interloquire con Palazzo Chigi e avvertire chiedendo che la cosa restasse riservata? Ma per favore", tagliano corto i giudici, "Qui c’è un problema di ruolo, i giudici della Corte sono organo di garanzia autonomo che devono sempre in ogni circostanza rispettare la propria autonomia. Fare quello che chiede il ministro Padoan vuol dire andare contro la legge. Parla di qualcosa che non è previsto nell’ordinamento. E non possiamo certo essere noi giudici della Consulta a violare leggi e Costituzione. Capisco che la nostra decisione possa aver creato un problema, ma allora si preveda una norma che in casi analoghi sospende per 30 giorni gli effetti del pronuncia per dare il tempo di trovare una soluzione.

Ma serve una norma specifica che al momento non è prevista".

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