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Renzi "si gioca" il tesoretto, ma il decreto pensioni non basta

Via libera al dl pensioni: "Da agosto 500 euro a 4 milioni di persone" La Cgia: "Così copre solo l'11% del totale". Brunetta: "Ridia i soldi o facciamo una class action"

Renzi "si gioca" il tesoretto, ma il decreto pensioni non basta

Alla fine il "tesoretto" (fantasma) servirà a ripagare i pensionati penalizzati dalla legge Fornero dopo la bocciatura della Consulta di una parte della riforma.

Già ieri Matteo Renzi ha assicurato spavaldo un rimborso di 500 euro per 4 milioni di pensionati. E oggi torna alla carica: "Abbiamo varato il decreto sulle pensioni", ha detto il premier in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri, "Il provvedimento consentirà dal primo di giugno di liquidare tutte le pensioni al primo giorno del mese. Poi vi ricordate quella meravigliosaparentesi rosa del Def, la differenza tra 2,5 e 2,6% di deficit che voi giudicavate inesistente? C’era ma la utilizziamo per le pensioni per un
totale di 2 miliardi e 180 milioni che andranno a 3,7 milioni di pensionati". Il rimborso varierà in base all'assegno: "Se tu prendi 1700 euro lordi di pensione, l’1 agosto il bonus Poletti darà 750 euro, se 2200euro sarà di 450 euro, se 2700 sarà di 278 euro. È un una tantum". Poi gli assegni aumenteranno: "All’anno quello che guadagna 700 euro avrà 180 euro di rivalutazione, per gli assegni da 2.200 sono 99 euro e per quelli da 2.700 avrà 60 euro all’anno, 5 euro al mese".

Ma il decreto serve a coprire ben poco, come sottolinea la Cgia di Mestre: con 500 euro a testa, infatti, l'esecutivo restituirà appena l’11% dell’importo effettivamente spettante ai pensionati che arriva a circa 18 miliardi di euro. La Cgia ha calcolato che il numero di pensionati esclusi da questa operazione ammonterebbe a circa un milione.

E, così come annunciato da alcuni sindacati nei giorni scorsi, non dovrebbero essere pochi coloro che ricorreranno contro questa decisione."18 meno 2 fa sedici", fa notare ancora Renato Brunetta, "Renzi restituisca i soldi o faremo una class action".

Sul piede di guerra anche i sindacati: "I 500 euro non sono adatti, il problema è che è bloccata la rivalutazione delle pensioni e non si può pensare ad una tantum", ha detto Maurizio Landini, segretario generale della Fiom-Cgil, "Se poi bisogna scaglionare se ne discute, ma occorre dare una risposta a quanto dice la Consulta".

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