Cultura e Spettacoli

L'esperto: "Ecco perché il Quirinale non può diventare un museo"

Il saggista ed esperto d'arte Gino Agnese: "Mancano accessi, parcheggi e mezzi pubblici. I paragoni con le dimore dei Capi di Stato stranieri sono fuorvianti"

L'esperto: "Ecco perché il Quirinale non può diventare un museo"

Il Quirinale come museo aperto a tutti: un'idea suggestiva, molto di moda, in linea con lo spirito dei tempi. Sono stati in molti a proporla, come molti hanno salutato con favore l'idea mattarelliana di aprire il Palazzo alle visite tutti i giorni della settimana.

Una scelta che va sicuramente nella direzione della trasparenza e della partecipazione dei cittadini ai riti della politica, ma che, se portata alle estreme conseguenze, potrebbe non essere così facilmente realizzabile. Il quotidiano capitolino Il Tempo pubblica oggi una lunga intervista a Gino Agnese, saggista d'arte contemporanea e a lungo consigliere delle scuderie del Quirinale. Ne emerge un avvertimento molto chiaro: il Quirinale non può essere un museo.

Perché? Innanzitutto perché non è concepito per essere un museo. Una struttura aperta alle visite - soprattutto quando è prevista un'affluenza di milioni di persone - necessita di accessi, mezzi pubblici, parcheggi in grande quantità. Infrastrutture che attualmente mancano - a partire da una fermata della metropolitana nelle vicinanze.

Inoltre, spiega Agnese, la proposta di trasformare il Quirinale in un museo non tiene conto del rapporto tutto particolare che gli italiani tradizionalmente hanno con i palazzi del potere: un rapporto che il noto saggista definisce senza mezzi termini "deludente".

"Roma ha un'offerta culturale d'epoca senza pari e largamente inevasa - spiega a questo proposito - Molti italiani, nascendo e vivendo in città o in borghi d'arte, insigni per storia e memorie, non smaniano per desiderarne ancora. Dirimpetto alla facciata più lunga del Quirinale, c'è la chiesa di Sant'Andrea, sommo capolavoro del Bernini. Passanti e automobili la sfiorano ininterrottamente: ignorata. Davvero non si fa a gomitate per entrare nei palazzi storici, e ce ne sono."

Quanto ai paragoni con le dimore dei Capi di Stato stranieri, spesso invocati per perorare l'apertura del Quirinale al pubblico, bisogna fare molta attenzione, ammonisce Agnese: Buckingham Palace "schiude un po' i cancelli in agosto e settembre, quando la Regina è in vacanza", mentre l'ultimo re di Francia se ne andò dal Louvre addirittura nel XVIII secolo.

D'altronde, conclude provocatoriamente Agnese, anche Piazza del Popolo, potrebbe essere utilizzata per ospitare delle fiere. E Villa Borghese, con tutte quelle praterie inutilizzate?

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