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Personalizzato e salvavita: arriva il latte per cuccioli rari

Un'azienda australiana produce l'alimento in polvere Obiettivo: salvare baby orfani ed esemplari a rischio

Personalizzato e salvavita: arriva il latte per cuccioli rari

Esiste un latte artificiale per echidne? La domanda potrà sembrarvi oziosa. Ma la risposta è stranamente affermativa: un latte in polvere, simile a quello che si acquista in farmacia per i neonati, è stato creato anche per uno degli animali più bizzarri che popolano con grande discrezione a dire il vero il nostro pianeta. La fabbrica di latti su misura per animali è un'azienda australiana, di Adelaide, si chiama Wombaroo (da wombat e kangaroo, canguro) e si è specializzata nel creare quello che è il primo, insostituibile alimento di ogni mammifero per salvare i cuccioli orfani di specie selvatiche o addirittura rare.

Tutto è iniziato con dei teneri cuccioli di koala. Un tempo venivano nutriti con latte di mucca ma la realtà è che proprio come i neonati sono intolleranti al lattosio, non lo sopportano e non lo digeriscono e dunque le chance di sopravvivenza con una dieta simile erano piuttosto scarse. Inoltre, ogni cucciolo per svilupparsi correttamente e in salute ha bisogno di un mix tutto suo di proteine, grassi e nutrienti che non troverà mai in latti di altre specie, anche se alcune sono stranamente vicine. Un esempio? Il cavallo e il rinoceronte.

Tutto questo i fondatori di Wombaroo, Brian e Roslyn Rich, un biochimico e una specialista in ematologia e microbiologia, l'hanno scoperto ricercando nel loro laboratorio, messo in piedi nel 1976 e poi diventato un'azienda.

E di ricerca se ne è fatta tanta. Dopo i koala sono arrivati i canguri, i petauri dello zucchero, i vombati o wombat, un marsupiale balzato agli onori delle cronache grazie ai suoi particolarissimi escrementi cubici. A questo punto si è sparsa la voce, come avviene nei casi in cui non c'è grande concorrenza, e sono arrivate richieste da tutto il mondo. Che hanno portato alla creazione di un latte per lamantini (ne aveva bisogno uno zoo di Singapore) mentre dall'Africa sono giunti appelli per sfamare cuccioli di gorilla e dal Borneo per minuscoli orangotango. Non sono mancate sfide per animali in via di estinzione come pangolini e bradipi e naturalmente la nostra echidna, mammifero spinoso che depone le uova, imparentato con l'ornitorinco. Un lavoro costoso ed evidentemente poco redditizio data la scarsità di commensali, come ha spiegato il direttore di Wombaroo Gordon Rich alla Bbc. Una perdita finanziata dalle vendite di latte in polvere per più banali cuccioli di cane e gatto o di mangimi per uccelli.

Il latte si crea anche su richiesta, e nel caso di specie nuove parte una vera e propria corsa contro il tempo per salvare il cucciolo dalla morte per fame. Come è successo per una giraffa nata in uno zoo safari di Adelaide e rifiutata dalla madre. In pochi giorni si studiano le informazioni disponibili e, se nelle banche latti dei centri di ricerca non si trova nulla, si provano latti di specie affini. Che magari non si somigliano per nulla, ma hanno una dieta, un sistema digestivo o stili di vita simili. La base di ogni latte resta quello di mucca, che però viene personalizzato con nutrienti, zuccheri, grassi, oli e proteine per renderlo il più simile possibile all'originale.

Il successo di questa strana fabbrica di latti in polvere, più esclusiva di un ristorante a tre stelle, secondo alcuni si spiegherebbe con il moltiplicarsi delle minacce all'esistenza di molte specie animali, per inquinamento e perdita di habitat, deforestazione e bracconaggio. Così che spesso l'unico porto sicuro è una riserva naturale o uno zoo. Dove esseri umani si trovano a prendersi cura di cuccioli indifesi, senza una madre o da questa rifiutati per qualche motivo.

Dare loro il giusto nutrimento è come farli partire con il piede giusto nella difficile vita che li attende quando, come accade se è possibile, vengono rimessi in libertà in una natura non sempre benigna.

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