Cronache

Il più grande batterista del mondo riposa nel cimitero di Isola del Cantone

Ricordate Bobby Durham? Gli appassionati di jazz non lo possono dimenticare. È stato uno dei grandi batteristi del mondo jazz, avendo suonato con i più celebri jazzisti americani (da Aretha Franklin... in avanti).
È successo, che un bel giorno, attorno al 2000, in America, il musicista genovese Massimo Faraò (giramondo per eccellenza), incontrasse Bobby negli Stati Uniti, appunto, per un concerto. Divenuti amici Bobby un bel giorno si trovò nella necessità di scappare da New York. Gli venne l’idea di chiedere aiuto (si fa per dire) all’amico Faraò che, senza se e senza ma, lo invitò ad Isola del Cantone dove Massimo aveva casa e suonava da anni. Eccolo, quindi Bobby trovare rifugio in questo borgo sicuramente per lui affascinante. Aveva una «vespetta» colorata con la quale girava per il paese. Poi cominciò a suonare insieme a Faraò e divenne ospite graditissimo, e grandi amico di Isola.
E grazie alla sua presenza nacque anche l’«Associazione culturale Isola Jazz» con il suo efficientissimo e innamorato presidente Mauro Barbieri, con piacevoli e seguitissimi (non molto in verità dai mezzi di comunicazione) concerti. Otto anni di sforzi organizzativi. Purtroppo nel 2008, a 67 anni, Bobby ha lasciati i suoi amici di Isola.
Portato all’ospedale di Sampierdarena, è mancato dopo una vita diciamo abbastanza spericolata in tutti i sensi. Oggi Bobby riposa nel piccolo cimitero di Isola e nel suo ricordo continua la bella e suggestiva celebrazione con il «Festival Jazz Bobby Durham» e con il seminario internazionale «We love Jazz - Bobby Durham’s Jazz Camp» che tanto successo ha riscosso fin dalla prima edizione di due anni fa. Quest’anno il corpo docenti è stato rinnovato: due gli innesti italiani, Aldo Zunino ed Emanuele Basentini contrabbassista e chitarrista richiesti in tutto il mondo. Arriveranno poi Orrin Evans e Sandy Patton una delle ultime «lady» del jazz, grande amica di Bobby. «Siamo riusciti ad avere per una settimana Scott Hamilton - ha detto Barbieri - è stato un miracolo. Il sax tenore è sempre in giro per il mondo».
Ritorneranno anche Byron Landham, eclettico batterista di Philadelfia e Rodney Bradley, pedina intoccabile del festival.
Insomma, Isola del Cantone, grazie anche all’apporto delle istituzioni (con il sindaco in prima fila) nonostante le difficoltà economiche è riuscita a confezionare un Festival di respiro internazionale ed un workshop difficilmente eguagliabile per livello in Europa.
Infine, nel ricordo di Bobby Durham, sabato 30 giugno, alle 17.30 nella chiesetta del borgo, la messa gospel nel nome di Bobby. Un’emozione in più per gli appassionati che vivranno questo festival dal 26 al 30 di questo mese.

Nessuno avrebbe pensato che da quel lontano giorno dell’anno 2000 e dall’incontro di un certo musicista di Isola del Cantone con uno dei più grandi batteristi del mondo, Bobby, sarebbe nato un tale evento di livello internazionale.

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