Cronache

Picchiarono e derubarono juventini: arrestati 4 ultras del Napoli

Lo scorso 15 maggio, 7 tifosi juventini furono presi a bastonate e derubati da una ventina di ultras del Napoli nell'area di servizio di Anagni

Picchiarono e derubarono juventini: arrestati 4 ultras del Napoli

La Procura di Frosinone ha disposto quattro ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti ultras del Napoli Calcio, che lo scorso 15 maggio picchiarono e derubarono un gruppetto di tifosi della Juventus nel parcheggio dell'autogrill di Anagni.

I fatti risalgono alla notte del 15 maggio scorso, quando un gruppo di sette tifosi della Juventus residenti nella provincia di Brindisi e di rientro dalla trasferta di Roma a bordo di un furgone a noleggio, mentre sostavano per rifornimento presso l'area di servizio autostradale "La Macchia Ovest", in territorio di Anagni, sono stati colpiti con calci, pugni e bastoni.

Ad aggredirli una ventina di ultras napoletani che, dopo averli picchiati selvaggiamente, si sono appropriati di alcune borse presenti sul furgone dove gli juventini viaggiavano e contenenti denaro, documenti e altri oggetti personali, prima di allontanarsi a bordo di alcuni veicoli.

Gli arrestati, che sono accusati di rapina e lesioni aggravate, sono tutti cittadini partenopei di età compresa tra i 19 e i 41 anni. Antonello Bracaglia Morante, il Gip del Tribunale di Frosinone che ha accolto la richiesta di custodia cautelare nei loro confronti presentata dal Sostituto Procuratore Vittorio Misiti, ha dichiarato quanto segue:

"Sono fatti di inaudita, immotivata ed anche preordinata violenza di branco, pretestuosamente occasionata da barbariche contrapposizioni di soggetti che dissimulano sotto l'usbergo del tifo calcistico pulsioni criminali di ragguardevole spessore", le parole di Bracaglia Morante.

Per l'identificazione degli aggressori sono state fondamentali le immagini dell'impianto di videosorveglianza dell'area di servizio e del sistema di videosorveglianza dello Stadio "Grande Torino" del capoluogo piemontese, dove gli ultras indagati avevano assistito all'incontro di calcio Torino-Napoli.

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