Cronache

Pirateria, gli attacchi alle navi italiane Tre sono ancora nelle mani dei banditi

L’attacco alla motonave Montecristo da parte dei pirati somali è solo l'ultimo degli attacchi alle navi italiane. Ecco i principali episodi in cui sono rimaste coinvolte le navi battenti bandiera tricolore negli ultimi 2 anni

Pirateria, gli attacchi alle navi italiane 
Tre sono ancora nelle mani dei banditi

L’attacco alla motonave Montecristo da parte dei pirati somali è solo l'ultimo degli attacchi alle navi italiane. Ecco i principali episodi in cui sono rimaste coinvolte le navi battenti bandiera tricolore negli ultimi 2 anni:

6/4/2009 - La Malaspina Castle, nave britannica gestita da una società italiana, viene sequestrata e poi rilasciata il 9 maggio.

11/4/2009 - Pirati somali nel Golfo di Aden sequestrano il rimorchiatore Buccaneer della società Micoperi, con a bordo 16 persone di equipaggio (dieci italiani, cinque romeni ed un croato). Dopo un lungo lavorio di contatti, i marinai sono rilasciati solo il 9 agosto.

25/4/2009 - La nave da crociera Melody Msc della compagnia italiana Msc Crociere, con a bordo 991 passeggeri e 536 membri dell’equipaggio, sfugge ad un attacco di pirati mentre si trovava ad un giorno di navigazione a nord delle Seychelles, davanti alle coste somale.

29/4/2009 - Il mercantile Jolly Smeraldo, della compagnia Messina, sfugge all’arrembaggio di pirati a circa 300 miglia a sudest di Mogadiscio. La nave era partita da Mombasa diretta a Jeddah (Arabia Saudita). La mattina dopo i pirati ci riprovano, ma sono respinti con manovre diversive e con gli idranti.

5/4/2009 - La nave gasiera Neverland è attaccata dai pirati nel golfo di Aden, ma l’intervento di un elicottero e della fregata Maestrale della Marina militare mette in fuga i pirati.

26/8/2009 - Il mercantile Southern cross è attaccato dai pirati nel Golfo di Aden, ma sfugge al sequestro grazie all’intervento di una nave norvegese e di un elicottero.

22/10/2009 - Doppio assalto alle navi della Compagnia Messina di Genova Jolly Rosso e Jolly Smeraldo. La prima viene raggiunta dai pirati nei pressi di Mombasa, la seconda nello stretto di Bab el Mander, tra Arabia Saudita ed Emirati Arabi. Entrambi gli attacchi vengono respinti anche grazie all’intervento delle navi militari della missione Ue.

28/3/2010 - Il mercantile Valle di Castiglia, in navigazione dall’Oman verso il canale di Suez, viene raggiunto da colpi d’arma da fuoco sparati da una piccola imbarcazione.

2/4/2010 - La portacontainer Garland, della società Italia Marittima di Trieste, viene avvicinata da due barchini a 300 miglia dalla costa dell’Oman, ma riesce a fuggire.

14/12/2010 - A 400 km dalle coste dell’Oman viene attaccato il mercantile Michele Bottiglieri, che trasporta granaglie dall’Australia all’Arabia Saudita. Il comandante riesce a portare in salvo la nave con manovre diversive.

11/1/2011 - La nave cisterna Dominia è sequestrate per oltre 15 ore al largo della Nigeria. I pirati rapinano l’equipaggio e poi abbandonano la nave, sequestrando tre filippini per farsi accompagnare a terra.

8/2/2011 - La petroliera Savina Caylyn della società napoletana Fratelli D’Amato viene attaccata e sequestrata dai pirati a 880 miglia dalla Somalia. A bordo 22 membri di equipaggio tra cui 5 italiani. Contro la nave sono stati lanciati 4 razzi rpg e sparati colpi di mitra: l’attacco è avvenuto da parte di un barchino, messo in acqua da una ’nave madrè che incrociava nella zona. La petroliera è ancora sotto sequestro.

13/4/2011 - La nave Alessandra Bottiglieri viene attaccata da una decina di pirati a circa 70 miglia a sud delle coste del Benin. 48 ore dopo la nave viene liberata.

21/4/2011 - La motonave italiana Rosalia D’Amato viene assaltata nel mare Arabico e portata verso la Somalia. È Ancora sotto sequestro alla fonda a Nord di Mogadiscio.

24/7/2001 - L’ Anema e Core, un mercantile della compagnia armatrice Rdb Armatori Spa di Torre del Greco, viene sequestrato mentre navigava nel golfo della Nigeria e liberato cinque giorni dopo.

A bordo 20 filippini, un ucraino e due italiani.

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