Cronache

 pistola cileno

Sono in corso gli accertamenti per rilevare l'eventuale presenza di impronte sull'arma, trovata ne Parco del Lambro. Il cileno: "Stavamo andando a giocare a calcetto"

L'indagine sull'omicidio del ragazzo cileno, ucciso il 13 febbraio dall'agente di polizia Alessandro Amigoni, è ora a un risvolto. La settimana scorsa infatti è arrivata alla polizia una telefonata anonima che ha permesso agli agenti di ritrovare una pistola scacciacani nel Parco del Lambro, luogo dell'omicidio. L’arma è un elemento importante per lo sviluppo delle indagini, dato che Amigoni, accusato di omicidio volontario, si è difeso sostenendo che uno dei due fuggitivi aveva una pistola.

Amigoni, durante gli interrogatori, aveva spiegato agli inquirenti di aver sparato verso un terrapieno per spaventare i due cileni in fuga, dopo che si era sentito in pericolo perché si era visto puntare contro un’arma. I tre agenti che erano con lui, però, hanno detto di non aver mai visto un’arma in mano ai cileni.

Il risvolto è arrivato giovedì, quando è arrivata una telefonata anonima alla centrale, che informava della presenza di una pistola nel parco. Gli investigatori hanno così trovato una pistola a salve ben nascosta in un cumulo di neve. Ma la pistola, una scacciacani, era spostata di un centinaio di metri sulla destra rispetto al percorso seguito dai due uomini in fuga, e, soprattutto, da Alvaro Thomas Huerta Rios, il cileno di 25 anni che venerdì scorso si è presentato in Procura per testimoniare.

Ma gli inquirenti sono scettici, e sostengono che siano degli elementi oggettivi che andrebbero ad escludere la pistola dalla dinamica dei fatti. Nei prossimi giorni gli investigatori dovranno eseguire alcuni accertamenti sull’arma, per verificare se ci siano rimaste delle impronte.

Alvaro Thomas Huerta Rios, che era in compagnia di Marcelo Valentino Gomez Cortes ha però confessato di essersi nascosto per un pò, durante la fuga, dietro a un cespuglio nel parco.

L’immigrato ha spiegato al pm il motivo della fuga sua e dell'amico: stavano scappando perchè avevano paura di un controllo dei documenti, ma stavano soltanto andando a giocare a calcetto.

Commenti