Cronaca locale

Podestà: "I primi cento giorni per la sicurezza"

Il neo presidente della Provincia al suo debutto ufficiale incontra i lavoratori della Hewlett-Packard. Confermati gli impegni contro la criminalità: «Guardie civiche, braccialetto anti violenza e telesoccorso»

Podestà: "I primi cento giorni per la sicurezza"

Nei primi cento giorni (ferie d’agosto escluse), Guido Podestà promette l’istituzione del servizio di telesoccorso in coordinamento con le forze di polizia locale, la creazione delle guardie civiche volontarie e il braccialetto anti violenza per le donne.
Nel suo primo giorno da presidente della Provincia ha però già mantenuto un impegno preso in campagna elettorale. Una promessa assunta con chi, ogni giorno, si ritrova a fare i conti senza più un posto di lavoro. «Chi cerca lavoro non resterà solo, uniamo le nostre forze per offrire ricchezza ed occupazione» era il leit motiv del programma elettorale di Podestà alla voce «Lavoro» e quel virgolettato il neopresidente di Palazzo Isimbardi l’ha immediatamente messo in pratica. «Ho incontrato un gruppo di dipendenti della Hewlett-Packard. Ho ascoltato e preso nota dei loro problemi. Competenze e professionalità che non possono andare disperse» commenta Podestà, al termine dell’incontro con una platea affamata di certezze.
E sempre ieri, Podestà, ha pure partecipato a un tavolo sull’occupazione dove, chiosa, bisogna «coniugare il reinserimento nel mondo del lavoro con la capacità competitiva delle nostre imprese». Imprese che in Lombardia nuotano nelle profonde acque della crisi senza ordini a garantire ossigeno: «La Provincia che governo ha tra le sue priorità la creazione di un Fondo di garanzia per stimolare la concessione di prestiti e migliorare l’accesso al credito delle imprese e dei lavoratori, anche di quelli atipici e a tempo determinato. Ma anche l’attivazione dell’utilizzo dei fondi strutturali previsti nel budget 2007–2013 dell’Unione Europea, per recuperare le aree dismesse e creare nuova occupazione».
Soluzioni concrete che Guido Podestà declina a nome e per conto della giunta, anche dopo aver materialmente preso possesso del suo ufficio al piano nobile di via Vivaio e dopo un lungo colloquio con il segretario generale dell’ente Antonino Princiotta. Appuntamento per mettere mano ai conti, per fare un’analisi della cassa post-Penati.
Tra un incontro e un appuntamento, Podestà legge e rilegge con «grande soddisfazione» il lancio d’agenzia che annuncia «il via libera del Cipe alla BreBeMi»: «Manterrò l’impegno preso in campagna elettorale di far aderire la Provincia all’accordo di programma promosso dalla Regione. Saremo al tavolo per la BreBeMi e al fianco del Pirellone nella realizzazione di tutte le altre opere infrastrutturali necessarie al territorio». Altra garanzia di un impegno preso con gli elettori per recuperare «cinque anni di immobilismo e inefficienza».

Cinque anni che restano alle spalle con la Provincia del fare.

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