L'articolo della domenica

La strada (in salita) per riprendersi il futuro

Renzi vuole cambiare un Paese che ha dimenticato come sperare e guardare avanti

Viviamo in un'epoca stanca e sfiduciata, scettica, che non ha più alte aspirazioni, ideali, che non ha più mete importanti da raggiungere. Ma è soprattutto il mondo politico culturale che ha perso la speranza. Non crede nella possibilità di risanare l'economia, la giustizia, la pubblica amministrazione, di vincere la mafia, la camorra, la 'ndrangheta, la corruzione. Non crede nell'Europa, nello sviluppo del meridione, nella possibilità di controllare le migrazioni. Non crede nella morale. Un tempo la gente voleva essere onesta, era orgogliosa di essere onesta, di mantenere la parola data e onorava chi faceva bene. Non crede nell'amore, nel grande amore, mentre un tempo lo sognava, lo voleva alimentare, conservare. Non crede più in ciò che è nobile elevato, puro. Prova pietà per i poveri, per le vittime, i sofferenti, si adopera per loro ma non progetta un futuro per loro.

Un tempo c'erano le ideologie che tracciavano una strada nel futuro. Quella comunista prometteva un miglioramento totale e quella liberalsocialista un progresso graduale. La prima è morta con la caduta del muro di Berlino e la seconda con l'introduzione dell'euro. Da allora non c'è più una idea guida per il futuro, e alla fine è rimasta come unica meta il dio denaro. Ed è solo di denaro che ci parlano ogni giorno economisti europei ed italiani.

Ma non è con l'economia che usciremo dalla palude in cui affondiamo, ma solo ritrovando la capacità di guardare lontano, di programmare a lungo termine. È questo il cambiamento apportato da Renzi nella vita politica italiana, avere il coraggio di elencare e calendarizzare un insieme di riforme che modernizzano, razionalizzano, semplificano e rimettono in moto la macchina organizzativa del Paese a tutti i livelli. Soprattutto le danno velocità. Berlusconi ha capito, altri hanno capito, ma la maggior parte no. È rimasta inchiodata al presente, avvolta nei giochi parlamentari e ha scaraventato sulla strada dei riformatori ogni tipo di ostacoli, emendamenti, miglioramenti, rinvii. Io spero veramente che costoro vengano sconfitti e che queste riforme si facciano.

Perché sono l'inizio di una nuova strada.

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