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Da 48 ore studente italiano scomparso a Barcellona

Andrea, 19 anni, è stato lasciato fuori da una discoteca La famiglia: «È malato, ha bisogno di cure e medicine»

Nadia Muratore

Sono ore di angoscia per la famiglia del giovane studente ligure che pare essere svanito nel nulla, mentre si trovava in vacanza a Barcellona. Era alla stazione dei taxi da solo e, almeno apparentemente, stava bene ed era tranquillo. È questa l'ultima notizia certa che hanno avuto i genitori di Andrea Freccero, il diciannovenne di Albisola Superiore, in provincia di Savona, scomparso all'alba del 31 dicembre.

L'ultimo a vederlo è stato un amico genovese che ha contattato i familiari di Andrea per raccontargli quanto aveva visto. Da quel momento, però, lo studente ligure pare esser svanito nel nulla.

A far scattare l'allarme sono stati i genitori che, non riuscendo a mettersi in contatto con lui, hanno prima lanciato un appello su Facebook, pubblicando una foto e tutti i dati utili al suo riconoscimento e poi la mamma ed il fratello Luca hanno preso un volo per Barcellona, dove hanno inoltrato la denuncia di scomparsa alla polizia spagnola.

Andrea Freccero, che frequenta l'istituto Mazzini-Da Vinci di Savona, è partito il 28 dicembre per la Spagna con un gruppo di ragazzi - in tutto trecento, provenienti da varie parti d'Italia - nell'ambito di un viaggio organizzato dall'Associazione ScuolaZoo.

Andrea era in compagnia di un altro giovane savonese e la comitiva ha fatto la prima tappa a Lloret De Mar, una città sulla Costa Brava. Per il 31 dicembre, nei programmi del viaggio, c'era una visita a Barcellona. Andrea è rimasto con tutto il gruppo per un'apericena, verso le 18 e poi, dopo un giro fra le ramblas, la serata si doveva concludere nella discoteca Catwalk al Porto Olimpico. Il ragazzo, però, non ha potuto entrare nel locale, in quanto il suo abbigliamento non è stato considerato consono all'ambiente della discoteca. La sua felpa azzurra con il cappuccio e il costume-pantalone, corto fino al ginocchio, non sono piaciuti ai responsabili della clientela, che hanno fermato Andrea all'ingresso.

Da quel momento non ci sono più notizie certe su come lo studente ligure abbia trascorso la serata, anche se la testimonianza dell'amico genovese, a familiari e polizia, sembrerebbe attendibile.

«L'ho visto verso le 4, era davanti al Casinò che aspettava un taxi e gli ho anche parlato - ha detto il giovane al fratello di Andrea -. Mi ha detto di aver perso i contatti con il suo gruppo ma non mi ha chiesto alcun tipo di aiuto e mi pareva tranquillo». Versione che contrasta con la telefonata fatta in Italia da una ristoratrice: «Alcuni miei dipendenti hanno incrociato Andrea, non sapevano fosse un ragazzo scomparso. Era come smarrito». Una cosa è certa: all'alba del 31 dicembre, Andrea era vivo e stava bene. Con il passare delle ore, però, aumentano i timori e l'angoscia per la famiglia Freccero, anche perché Andrea ha un problema di salute ma non ha medicinali con sé, non ha documenti e neppure il telefono cellulare che pensava di aver perso, mentre i suoi amici lo hanno ritrovato nella tasca di una giacca lasciata in albergo. La polizia ha preso in visione tutte le telecamere istallate lungo il tragitto che avrebbe fatto il ragazzo. Andrea potrebbe essersi perso, o peggio essersi sentito male e non essere quindi in grado di contattare i genitori che da giorni stanno vivendo un incubo. I compagni di viaggio di Andrea sono rientrati in Italia, mentre alcuni organizzatori del viaggio sono rimasti in Spagna per aiutare la famiglia di Andrea nelle ricerche.

SG Tour, l'operatore che ha organizzato il viaggio dell'associazione ScuolaZoo, fa sapere che: «Tutto il programma del viaggio era stato comunicato, compreso l'abbigliamento più consono per entrare nei locali».

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