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Acca Larentia, aggrediti due giornalisti de L'Espresso

Il giornalista Federico Marconi e il fotografo Paolo Marchetti sono stati aggrediti dai neofascisti mentre seguivano una manifestazione in ricordo dei militanti uccisi nel '78 davanti alla ex sede del MSI di Acca Larentia

Acca Larentia, aggrediti due giornalisti de L'Espresso

"Violenza neofascista". Il sito de L'Espresso denuncia l'aggressione subita dal giornalista Federico Marconi e dal fotografo Paolo Marchetti avvenuta davanti al cimitero del Verano "nel giorno in cui i militanti nostalgici del Duce ricordano i morti di Acca Larentia".

"Tra gli assalitori c'era anche il capo romano di Forza Nuova Giuliano Castellino, che nonostante sia sottoposto al regime di sorveglianza speciale si trovava sul luogo infrangendo il divieto imposto", si legge sul sito del settimanale. I due reporter stavano seguendo il rito del 'presente' in onore ai militanti del MSI che il 7 gennaio 1978 furono uccisi davanti alla sede Acca Larentia, quando stati avvicinati da alcuni esponenti di estrema destra che avrebbero intimato il fotografo Marchetti di consegnare loro la scheda di memoria della macchina fotografica."Al grido 'L'Espresso è peggio delle guardiè, un altro gruppo ha accerchiato il nostro giornalista Federico Marconi. Tra questi il capo di Forza Nuova Roma, Giuliano Castellino, incredibilmente libero di muoversi come se nulla fosse nonostante sia sorvegliato speciale. È probabilmente questa la causa dell'aggressione. Perché avremmo documentato la piena violazione della restrizione", spiegano da L'Espresso. E, proprio sulla posizione di Castellino, al termine della riunione dell'Osservatorio sulle manifestazioni sportive, è intervenuto anche il ministro Matteo Salvini che ha annunciato: "Chiederemo perché era in libertà, inoltre in questi giorni saranno finalmente disponibili mille braccialetti elettronici che stavamo aspettando da tempo immemore".

E ha aggiunto: "Il posto giusto per chi aggredisce è la galera".

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