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"Pd non credibile nella lotta ai clan" Quelli che si sfilano dal corteo farsa

Le accuse di grillini e Radicali. E Marchini: "Show ipocrita del sindaco"

"Pd non credibile nella lotta ai clan" Quelli che si sfilano dal corteo farsa

Roma «Per la legalità e contro le mafie». È lo slogan alle spalle dei relatori, di coloro insomma che ieri concionavano contro il degrado morale della Capitale, da una tribuna sistemata - e non a caso - a piazza Don Bosco. Sul palco, però, sono saliti solo politici targati Pd e Sel, a partire da Matteo Orfini e dal sindaco (fresco di rientro dagli Usa) Ignazio Marino. La cosa ha assunto un aspetto fin troppo paradossale, almeno agli occhi delle altre forze politiche che inizialmente avevano pensato di aderire ma che poi, visto l'effetto involontariamente grottesco, hanno deciso di fare un passo indietro.

A iniziare dai grillini, forse il gruppo più agguerrito nella lotta contro la corruzione della «macchina» amministrativa capitolina. Hanno disertato quindi la manifestazione preferendo spedire alle agenzie di stampa un comunicato che riassume con vigore la loro posizione. «Il M5S non parteciperà alla manifestazione di piazza Don Bosco - recita il comunicato - perché non ritiene il Pd un partito credibile nella lotta alla mafia e alle cosche. Lo dimostrano gli arresti e le indagini aperte nei confronti di decine di suoi esponenti, inclusi assessori della giunta Marino». «Nella fattispecie - prosegue il documento, che porta in calce la firma di parlamentari del movimento e dei consiglieri capitolini dei Cinque stelle - non possiamo infatti non constatare come la fiaccolata convocata da Orfini appaia, peraltro, del tutto episodica e casuale, montata come uno spot per scopi propagandistici e di visibilità. La lotta alla mafia è una cosa seria». Se i grillini non erano a piazza Don Bosco con i loro rappresentanti, alla manifestazione hanno però partecipato molte persone che la pensano proprio come i leader del movimento visto che il sindaco è stato ampiamente fischiato al grido di «Dimettiti!» e «Al voto!». «Abbiamo fatto bene a non andare - dice il consigliere Alfio Marchini - a fare da cornice allo show ipocrita del sindaco palombaro». Alla faccia della manifestazione apolitica! Tra Pd e Marino non si capisce più chi sia la vittima e chi il carnefice uniti in un tragico abbraccio che sta umiliando la Capitale davanti al mondo». Anche i Radicali si sono sfilati.

Commenta Riccardo Magi, consigliere comunale e presidente dei partito: «Non c'è prova della cosiddetta rivoluzione annunciata da Marino».

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