Cronache

Accuse a Prada: "Nel negozio pupazzi razzisti" Subito rimossi

Accuse a Prada: "Nel negozio pupazzi razzisti" Subito rimossi

Il colore del corpo è indubbiamente nero. Ma nero nero. Lucido, profondo. Le labbra enormi, rosse. In testa una calottina pur essa nera. Due figurine - in più, tra di loro, una specie di extraterrestre nero e rosa - che nelle intenzioni di chi ha allestito quella vetrina per conto di Prada, avrebbero dovuto incoraggiare all'acquisto dei prodotti della linea Pradamalia. Ma che secondo la procuratrice per i diritti civili di New York Chinyere Ezie sono decisamente razziste, assomigliando molto a delle grottesche caricature di persone di colore. E così quei bizzarri pupazzetti sono stati rimossi. Resteranno nella memoria di chi li ha visti come un delle più goffe e malriuscite operazioni pubblicitarie della storia recente.

La vicenda, raccontata dal quotidiano inglese The Guardian, ha avuto inizio quando la Ezie è passata davanti al negozio di Prada a Soho, uno dei quartieri dello shopping di downtown New York. La procuratrice ha raccontato le sue impressioni su Facebook in un post presto diventato virale. «Quell'immagine - ha scritto la donna - mi ha lasciato scossa dalla rabbia. La storia non può continuare a ripetersi. L'America nera merita di meglio. E noi chiediamo di meglio».

Prada ha subito rimosso quelle figurette nere e si è scusato con quanti possano essersi sentiti offesi. Quelle immagini, secondo il management del brand italiano, sarebbero soltanto opera della (stavolta infelice) creatività dei designer. «I Pradamalia - spiegano - sono oggetti di fantasia composti da elementi delle creazioni di Prada. Sono creature immaginarie che non intendono avere alcun riferimento al mondo reale a certamente non alle persone di colore. Il gruppo Prada non ha mai avuto l'intenzione di offendere nessuno e aborrisce tutte le forme di razzismo e le immagini razziste».

Un paio di mesi fa la trasmissione televisiva del mattino della rete Nbc «Megyn Kelly today», condotta dall'omonima anchorwoman, era stata sospesa dopo che la conduttrice nel corso di un dibattito aveva difeso l'abitudine dei ragazzini bianchi americani di travestirsi da neri per Halloween.

A nulla erano valse le successive precisazioni della giornalista.

Commenti